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Wall Street, future poco mossi, riflettori sulla riunione della Fed

Pubblicato 11.12.2023, 13:34
© Reuters

Investing.com - I future azionari statunitensi sono poco mossi questo lunedì, oscillando appena al di sotto della linea piatta, mentre gli investitori si preparano all’ultima riunione di politica monetaria della Federal Reserve di quest’anno.

Al momento della scrittura, il contratto dei future Dow è invariato, i future S&P scendono di 3 punti o dello 0,1% e i future Nasdaq 100 sono in calo di 27 punti o dello 0,2%.

Sia l’S&P 500 che il Nasdaq Composite hanno registrato i livelli di chiusura più alti dall’inizio del 2022 nella seduta precedente, mentre il Dow Jones Industrial Average ha segnato il sesto guadagno settimanale consecutivo, la serie di settimane positive più lunga dal 2019.

I dati sul mercato del lavoro di venerdì scorso hanno alimentato le speranze che la Fed possa essere in grado di effettuare un cosiddetto “atterraggio morbido” per l’economia statunitense. In questo scenario, l’aggressiva serie di rialzi dei tassi di interesse della banca centrale - che ha portato i costi di finanziamento ai massimi di due decenni - riuscirebbe a placare l’elevata inflazione senza innescare un crollo economico più ampio.

I dati hanno mostrato che l’occupazione non agricola è aumentata più del previsto a novembre, la retribuzione oraria media è cresciuta su base mensile e il tasso di disoccupazione è sceso. Sebbene i dati facciano presagire un mercato del lavoro resiliente, che potrebbe spingere al rialzo i salari e l’inflazione, sono stati più ampiamente interpretati come un segnale che il ciclo di inasprimento della Fed potrebbe non far precipitare l’economia più grande del mondo in una recessione.

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Si prevede che mercoledì il Federal Open Market Committee manterrà i tassi nell’attuale intervallo tra il 5,25% e il 5,50%. Gran parte dell’attenzione sarà probabilmente rivolta ai commenti del presidente della Fed Jerome Powell, che dovrà affrontare le pressioni per definire un calendario per i futuri tagli dei tassi. Powell, che ha sottolineato che la Fed si muoverà solo “con cautela”, dovrebbe comunque cercare di dare alla banca una certa flessibilità nelle sue prossime decisioni.

“È troppo presto per dichiarare la vittoria [sull’inflazione] e ci aspettiamo che avverta che la politica monetaria dovrà probabilmente rimanere restrittiva per un po’ di tempo al fine di ripristinare la stabilità dei prezzi”, hanno dichiarato gli analisti di UBS in una nota ai clienti dell’8 dicembre.

Sulla scia dei dati sull’occupazione della scorsa settimana e dei numeri separati che hanno mostrato il più lento aumento annuale dei prezzi sottostanti in due anni in ottobre, i mercati stanno ora valutando quasi il 50% di possibilità di una riduzione di un quarto di punto dei costi di prestito già a maggio, secondo lo Strumento di monitoraggio dei tassi della Fed di Investing.com. La probabilità di un taglio alla riunione di marzo della Fed è di poco inferiore al 43%, in calo rispetto al 53% della settimana precedente.

Citando “notizie migliori sull’inflazione”, gli analisti di Goldman Sachs (NYSE:GS) hanno anticipato al terzo trimestre la previsione della prima delle due riduzioni dei tassi nel 2024. In precedenza, si aspettavano che il primo taglio sarebbe avvenuto a dicembre.

Cigna abbandona le trattative per un accordo con Humana

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Secondo quanto riportato da diversi media, l’assicuratore sanitario statunitense Cigna (NYSE:CI) avrebbe interrotto le trattative per l’acquisizione della rivale Humana (NYSE:HUM), mettendo fine a un accordo che avrebbe creato un colosso assicurativo del valore di oltre 140 miliardi di dollari.

In base alle notizie, né Cigna né Humana sono riuscite a trovare un accordo sugli accordi finanziari, mentre sono emerse anche preoccupazioni per l’intenso controllo normativo che l’operazione avrebbe probabilmente sollevato.

L’abbandono delle trattative arriva mentre Cigna, con sede nel Connecticut, ha annunciato di puntare a un ulteriore riacquisto di azioni proprie per 10 miliardi di dollari. In una dichiarazione, il presidente David Cordani ha sostenuto che le azioni della società sono “significativamente sottovalutate e i riacquisti rappresentano un impiego di capitale che aumenta il valore”.

Le azioni di Cigna salgono nei premarket di questo lunedì.

Anche le azioni di Macy’s (NYSE:M) sono salite in seguito alla notizia di un’offerta di acquisto da 5,8 miliardi di dollari da parte di Arkhouse Management, società di investimento focalizzata sul settore immobiliare, e Brigade Capital Management, asset manager globale.

Il gruppo di investitori ha proposto un prezzo di 21 dollari per azione per l’operatore di grandi magazzini, come hanno riferito al Wall Street Journal fonti anonime vicine alla questione. L’offerta rappresenta un premio di circa il 21% rispetto al prezzo di chiusura del titolo Macy’s di 17,39 dollari di venerdì.

I prezzi del petrolio scendono in vista della riunione della Fed

I prezzi del petrolio sono in lieve calo questo lunedì, in un segno di cautela tra gli operatori prima della riunione della Fed.

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Al momento della scrittura, i future del Brent con scadenza febbraio sono in calo dello 0,5% a 75,47 dollari al barile, mentre i future West Texas Intermediate scendono dello 0,6% a 71,05 dollari al barile.

I prezzi del greggio hanno subito sette settimane di perdite consecutive, la serie di ribassi settimanali più lunga dal 2018, in parte a causa dello scetticismo sui tagli alla produzione da parte dell’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio e dei suoi alleati, tra cui la Russia, e della debolezza dei dati economici della Cina, il principale importatore.

Intanto, l’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre valute, è in lieve rialzo, mentre l’oro spot è in calo dello 0,4% a 1.995,76 dollari l’oncia troy.

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