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Wall Street, future positivi; colpite le banche regionali malgrado il piano di soccorso

Pubblicato 13.03.2023, 12:18
Aggiornato 13.03.2023, 12:16
© Reuters

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Di Peter Nurse

Investing.com - L’apertura dei listini statunitensi si prevede in rialzo questo lunedì, gli investitori valutano gli interventi del weekend per proteggere il sistema bancario del paese in scia al collasso della Silicon Valley Bank (NASDAQ:SIVB), nonché il potenziale impatto sui futuri aumenti dei tassi della Federal Reserve.

Al momento della scrittura, il contratto dei future Dow sale di 35 punti, o dello 0,1%, i future S&P 500 vanno su di 20 punti, o dello 0,5% ed i future Nasdaq 100 sono in salita di 130 punti, o dell’1,1%.

Ieri il Tesoro degli Stati Uniti e la Federal Reserve hanno dichiarato che proteggeranno i depositi della SVB e della Signature Bank (NASDAQ:SBNY).

Hanno inoltre annunciato un nuovo programma di finanziamento per le banche assicurate a livello federale, per far sì che il secondo e il terzo maggiore fallimento della storia bancaria USA non contagino altri istituti.

I tre indici di riferimento hanno chiuso in forte ribasso venerdì, nei timori che i problemi della SVB avessero ripercussioni molto più ampie. L’indice blue-chip Dow Jones Industrial Average ha chiuso giù di quasi 350 punti, o dell’1,1%, l’indice S&P 500 è sceso dell’1,5% e l’indice Nasdaq Composite ha segnato -1,8%.

Il trambusto nel settore bancario ha alimentato le aspettative che la Federal Reserve ci penserà due volte ad alzare i tassi di interesse la prossima settimana.

Gli investitori temono che la campagna della Fed per combattere l’inflazione abbia esposto delle vulnerabilità nel sistema finanziario che potrebbero aumentare in caso di ulteriori rialzi dei tassi.

Goldman Sachs ieri ha reso noto che i suoi analisti non si aspettano più un aumento dei tassi in occasione della riunione del 22 marzo, mentre in precedenza prospettavano un rialzo da 25 punti base.

Tra le notizie sulle compagnie, il settore bancario resterà sotto i riflettori, con nomi come Wells Fargo (NYSE:WFC), Citigroup (NYSE:C) e JPMorgan (NYSE:JPM) tutti giù di oltre il 2,5% nei premarket.

Le banche regionali sono state molto più colpite: il titolo First Republic (NYSE:FRC) crolla di oltre il 60% nei premarket, Western Alliance (NYSE:WAL) di quasi il 50% e PacWest Bancorp (NASDAQ:PACW) del 40%.

I prezzi del petrolio scendono questo lunedì, cedendo i rialzi precedenti in scia alla notizia di Reuters secondo cui il governo Biden approverà un importante progetto di trivellazione in Alaska.

Precedentemente, i prezzi avevano beneficiato dal calo del dollaro sulle aspettative che la Fed ridimensionerà l’inasprimento monetario.

L’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei valute, è sceso ai minimi di due settimane, rendendo il petrolio più economico per i titolari di altre valute.

Al momento della scrittura, i future del greggio USA scendono dell’1,6% a 75,44 dollari al barile, mentre il contratto del Brent va giù dell’1,5% ad 81,55 dollari.

Intanto, i future dell’oro vanno su dell’1,1% a 1.887,65 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 1,0675, in rialzo dello 0,3%.

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