Investing.com - I future azionari statunitensi sono poco mossi questo martedì, mentre gli investitori si preparano all’imminente pubblicazione dei dati sui prezzi al consumo e all’inizio della riunione della Fed.
Al momento della scrittura, il contratto dei future Dow sale di 61 punti o dello 0,2%, i future S&P 500 vanno su di 3 punti o dello 0,1% e i future Nasdaq 100 sono in salita di 29 punti o dello 0,2%.
Ieri, i principali indici di Wall Street hanno chiuso in verde per la terza seduta consecutiva. L’S&P 500, il Dow Jones Industrial Average e il Nasdaq Composite hanno registrato i migliori livelli di chiusura di quest’anno.
La capacità di tenuta di questo rally sarà probabilmente messa alla prova dal report sull’inflazione del Bureau of Labor Statistics, atteso per le 15:30 CEST, e dall’ultima decisione della Fed sui tassi di interesse di domani.
Gli economisti si aspettano che l’indice annuale dei prezzi al consumo (IPC) si attesti al 3,1% per il mese scorso, in leggero rallentamento rispetto al 3,2% di ottobre. Su base mensile, la lettura è vista allo 0,0%, in linea con il valore di ottobre.
I prezzi al consumo cosiddetti “core”, che escludono le voci volatili come cibo ed energia, dovrebbero essere aumentati del 4,0% su base annua, in linea con il mese precedente. Su base mensile, l’aumento dei prezzi sottostanti è stimato allo 0,3%, un ritmo leggermente superiore allo 0,2% di ottobre.
I dati potrebbero fornire un’idea dell’impatto della lunga serie di rialzi dei tassi di interesse da parte della Fed sulla crescita dei prezzi nella più grande economia del mondo. Sebbene molti osservatori di mercato prevedano che la banca centrale inizierà presto a ridurre i costi di finanziamento, il presidente della Fed Jerome Powell ha sottolineato che i funzionari continueranno a muoversi “con cautela” alla ricerca di prove che dimostrino che il recente periodo di inflazione elevata è stato placato.
Powell, che ha supervisionato un’era di inasprimento delle politiche storicamente rapido durante i suoi quasi sei anni di permanenza alla guida della banca centrale più influente del mondo, ha il compito di cercare di dare alla Fed la flessibilità necessaria per aggiustare i tassi in modo da raffreddare l’inflazione fino all’obiettivo del 2%.
Oltre alle dichiarazioni di Powell, gli investitori potranno anche leggere il “dot plot” trimestrale, un’indicazione di dove i membri della Fed vedono il percorso appropriato della politica monetaria in futuro.
Secondo lo strumento FedWatch del CME, i mercati attualmente danno quasi il 50% di probabilità a una riduzione dei tassi a maggio del prossimo anno. Ma la Fed vorrà probabilmente vedere altri segnali che dimostrino che gli Stati Uniti sono sulla strada verso un “atterraggio morbido”, in cui l’inflazione verrebbe domata senza innescare un brusco rallentamento della crescita dei posti di lavoro e dell’attività economica.
Ad alimentare le speranze di un simile scenario sono stati i dati sull’occupazione di venerdì scorso, più forti del previsto, che hanno evidenziato la persistente solidità del mercato del lavoro. Tuttavia, un quadro occupazionale solido potrebbe esercitare una pressione al rialzo sui salari e sull’inflazione, rafforzando potenzialmente l’ipotesi che la Fed mantenga i tassi ai livelli attuali per un periodo di tempo più lungo.
Epic Games vince la causa antitrust di Google
Una giuria federale ha condannato Google in una causa antitrust di alto profilo intentata dal produttore di “Fortnite”, Epic Games.
Epic aveva sostenuto che il gigante tecnologico utilizzava la sua app Play Store come un monopolio illegale che applicava ingiustamente tariffe elevate agli sviluppatori e sopprimeva la concorrenza nel mercato delle applicazioni Android. Secondo un documento del tribunale, la giuria si è espressa a favore di Epic su tutti i capi d’accusa.
Il tribunale inizierà a decidere quali cambiamenti Google dovrà apportare a gennaio. In una dichiarazione citata da Reuters, Google ha detto che farà appello.
Le azioni di Alphabet (NASDAQ:GOOGL), società madre di Google, scendono lievemente nelle contrattazioni premarket statunitensi.
Oracle (NYSE:ORCL) è in calo dopo che la società di software ha registrato un fatturato inferiore alle attese nel suo secondo trimestre fiscale, a causa del difficile contesto economico e dell’aumento della concorrenza nel settore del cloud computing.
Il petrolio scende tra le preoccupazioni per l’eccesso di scorte e la domanda fiacca
I prezzi del petrolio sono in calo questo martedì, cancellando i guadagni precedenti, poiché le preoccupazioni per l’eccesso di scorte e la debolezza della domanda hanno compensato l’impatto dell’attacco a una nave chimica commerciale da parte degli Houthi allineati all’Iran.
Al momento della scrittura, i future del Brent con consegna a febbraio scendono dello 0,7% a 75,52 dollari al barile, mentre i futureWest Texas Intermediate sono in calo dello 0,6% a 70,88 dollari al barile.
I trader sono cauti in vista della pubblicazione dell’importantissimo report sull’inflazione statunitense e dell’imminente voto della Fed sui tassi.
Intanto, l’oro spot sale dello 0,3% a 1.987,21 dollari l’oncia troy. L’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde rispetto a un paniere di altre valute, è in ribasso dello 0,3% a 103,74.