MILANO/LONDRA (Reuters) - Sarà da cinque tranche, in euro e dollari, a tasso fisso e variabile, l'emissione obbligazionaria da 7,3 miliardi di euro complessivi annunciata questa mattina da Wind Tre, nell'ambito di una più ampia operazione di rifinanziamento del debito societario.
Lo riporta il servizio Ifr di Thomson Reuters.
Nel dettaglio, le cinque tranche saranno tutte di importo benchmark: tre a tasso fisso di cui due in euro a 5 e 7 anni e una in dollari a 8 anni; due tranche saranno invece a tasso variabile, una in euro a 6 anni, l'altra in dollari a 5 anni.
Ifr aggiunge che il gruppo telefonico italiano - controllato da Veon (ex Vimpelcom) e dalla cinese CK Hutchison - sarà impegnato in un roadshow presso investitori per presentare l'intera operazione: da oggi a venerdì in Europa e da lunedì a mercoledì prossimo negli Usa.
L'intera operazione è gestita da Banca Imi, Barclays (LON:BARC), Bnp Paribas, Citi, Credit Agricole (PA:CAGR), Credit Suisse, Goldman Sachs, Ing, JP Morgan, Mediobanca (MI:MDBI), Mizuho, Mufg, Natixis, Nomura, Smbc, SocGen e UniCredit (MI:CRDI).
RIFINANZIAMENTO
Il ricavato dell'offerta, spiega una nota della società, sarà utilizzato insieme ai 3,4 miliardi di euro derivanti da un nuovo contratto di finanziamento, per rimborsare l'indebitamento finanziario e i finanziamenti infra-gruppo erogati da parte della controllata Wind Acquisition Finance (Waf), consentendo a quest'ultima di rimborsare tutti i titoli senior e senior secured da essa emessi.
Nella nota si legge che Waf ha quindi annunciato una contestuale offerta di riacquisto su "taluni" bond propri in circolazione. L'offerta sarà in contanti e si chiuderà il prossimo 15 novembre.
DEBITO
"L'operazione di rifinanziamento è mirata ad ottenere un significativo miglioramento della struttura del capitale della società riducendo i costi relativi agli interessi ed estendendo le scadenze" dice la nota del gruppo.
Al 30 giugno scorso, la struttura di debito di Wind Tre comprendeva bond per oltre 10 miliardi di euro complessivi (sia in euro sia in dollari), su varie scadenze tra il 2019 e il 2021; tra le altre poste più significative c'è un 'term loan' bancario da 690 milioni e prestiti dagli azionisti per 1,74 miliardi.