ROMA (Reuters) - Il governo ha deciso di prorogare di sei mesi al massimo, fino al 30 giugno 2019, i termini per la restituzione del prestito ponte da 900 milioni elargito ad Alitalia, la ex compagnia di bandiera in amministrazione controllata.
La norma, anticipata la scorsa settimana dal ministro per lo Sviluppo economico Luigi Di Maio, è contenuta nel decreto semplificazioni che il governo ha esaminato al Cdm di oggi.
Alitalia dovrà restituire il prestito allo Stato entro 30 giorni dalla cessione e, comunque, "non oltre il termine del 30 giugno 2019", si legge nella bozza del provvedimento, di cui Reuters ha letto una copia.
La ex compagnia di bandiera è commissariata in attesa di essere ceduta.
A fine ottobre sono arrivate due offerte vincolanti e una manifestazione d'interesse non vincolante.
I commissari hanno dato il via libera all'offerta vincolante di Ferrovie dello Stato, condizionata alla presenza di un partner industriale.
La low-cost EasyJet (L:EZJ) ha fatto pervenire una manifestazione d'interesse per un'Alitalia ristrutturata.
Anche Delta Air Lines (N:DAL) ha presentato un'offerta per il vettore.
La mancata restituzione del prestito a dicembre 2018 impatta sul bilancio pubblico in termini di solo fabbisogno e non di indebitamento netto. La bozza spiega che gli oneri sono coperti prelevando 900 milioni dai depositi bancari della Cassa servizi energetici e ambientali.
All'articolo 1 il decreto introduce una garanzia a favore delle piccole e medie imprese che sono in difficoltà nella restituzione di crediti bancari ma hanno crediti commerciali verso la pubblica amministrazione.
La garanzia pubblica è finanziata con una dotazione di 50 milioni. Tecnicamente viene istituita una sezione speciale nel fondo di garanzia per le Pmi.
L'articolo 5 abolisce il Sistri, il sistema di tracciamento elettronico dei rifiuti osteggiato dalle imprese.
(Giuseppe Fonte)