MILANO (Reuters) - Il blocco delle vendite allo scoperto è un provvedimento efficace solo se viene applicato a livello europeo o più ampio e se si individuano settori specifici.
E' quanto spiegato dal numero uno di Borsa Italiana Raffaele Jerusalmi in un'intervista in streaming sul Sole 24 Ore.
I blocchi delle vendite allo scoperto "sono provvedimenti efficaci se si applicano a livello europeo o più ampio e se si individuano dei settori (specifici)", ha spiegato Jerusalmi sottolineando che sono le autorità regolamentari, come Consob ed Esma, a dover prendere decisioni in tal senso.
L'amministratore delegato della borsa milanese, controllata dal London Stock Exchange, ha inoltre aggiunto che, pur non avendo niente di negativo di per sé, le vendite allo scoperto "in certe situazioni di mercato andrebbero vietate, perché se ci sono dei settori o dei momenti di estrema vulnerabilità queste vendite possono causare dei danni".
Non è però questo il caso, secondo Jerusalmi, del debito italiano.
"Le oscillazioni che abbiamo visto ieri sui titoli di stato sono nell'ambito di una cosa normale, fanno parte del mercato, non hanno niente di rivolto contro l'Italia (...) Non credo che in questo caso specifico sia necessario l'intervento delle autorità, c'è una volatilità normale".
Jerusalmi ha spiegato che anche la Banca centrale europea vigila sull'andamento dei titoli di stato a livello europeo, ribadendo che per ora non c'è un caso Italia.
A una domanda sulla decisione di non chiudere la Borsa, nonostante fossero attese forti perdite, Jerusalmi ha risposto: "I mercati finanziari sono mercati globali e gli investitori non tollerano comportamenti irrazionali da parte delle infrastrutture di mercato, quindi una scelta autonoma a livello locale vedrebbe volatilizzarsi nell'arco di pochi mesi tutti gli investitori che investono sul suo mercato.. chiaramente sarebbe un disastro, peraltro non è mai successo in passato".
L'AD ha ricordato che sono scelte drastiche che devono essere coordinate "a livello globale quanto meno tra le borse dei paesi occidentali, altrimenti sono meccanismi e decisioni che non hanno senso".
(Elisa Anzolin, in redazione a Milano Sabina Suzzi)