MILANO (Reuters) - Dopo un buon avvio, Piazza Affari si lascia spaventare dal calo di Banco Espirito Santo, che a Lisbona cede quasi il 7%, e azzera i guadagni iniziali zavorrato dalle banche.
"Il motivo dell'inversione del calo è il ribasso di Banco Espirito Santo. Francamente mi sembra più una scusa per correggere i listini e non lo trovo giustificato. D'altronde lo spread si mantiene intorno a 168 e i Btp sono poco mossi. L'effetto è soltanto sull'azionario", spiega un trader.
Intorno alle 11,55 l'indice FTSE Mib sale dello 0,16%, l'Allshare dello 0,17%. Sfiorano +1% Londra, Francoforte e Parigi. Volumi per 824 milioni di euro.
Sono le banche, e in particolare le popolari, a trascinare giù il listino italiano. UBI BANCA cede quasi il 4%, BANCO POPOLARE poco più del 3%, MPS poco sotto il 2%. Tengono le big INTESA e UNICREDIT.
Si muove al rialzo POPOLARE EMILIA nell'ultima settimana dell'aumento di capitale per il quale c'è un buon riscontro dalla rete, come dichiarato dall'AD Alessandro Vandelli in un'intervista a CorrierEconomia.
Debole SNAM dopo la notizia della notifica alla controllata Italgas di una misura preventiva di amministrazione giudiziaria da parte del tribunale di Palermo. "Oltre al potenziale danno reputazionale, il commissariamento blocca di fatto l'attività operativa di Italgas per almeno sei mesi", osserva un analista di un broker italiano.
Stefano Gamberini di Equita invece ritiene che non ci siano rischi sulla valorizzazione della società. "Gli unici rischi che vediamo - spiega - sono di immagine soprattutto a livello internazionale e dal punto di vista operativo l'imminente avvio delle gare per le concessioni di distribuzione gas".
In scia SAIPEM che oggi ha visto il target price di Deutsche Bank tagliato a 18 euro da 19 con giudizio 'hold'.
In un contesto generale debole, GENERALI mantiene un rialzo dello 0,78% dopo aver annunciato la cessione di Bsi che completa il programma di dismissioni del gruppo.