PECHINO (Reuters) - Al più grosso evento diplomatico organizzato dalla Cina in maggio parteciperanno molti leader asiatici ma nessuno del G7, fatta eccezione per il premier italiano, Paolo Gentiloni.
L'iniziativa vuole lanciare una 'Nuova via della seta' che colleghi Asia, Africa e Europa, con investimenti per miliardi di dollari - il fondo prevede circa 40 mld di dollari - in infrastrutture come porti e centrali elettriche.
Il ministro degli Esteri Wang Yi ha annunciato oggi la lista di coloro che parteciperanno alla conferenza e spiccano il presidente russo Vladimir Putin, il primo ministro del Pakistan Nawaz Sharif e quello cambogiano Hun Sen.
Ci saranno anche la birmana Aung San Suu Kyi, il presidente kazako Nursultan Nazarbayev, il primo ministro malese Najib Razak e il presidente indonesiano Joko Widodo.
Ma non saranno presenti autorità del Giappone e delle due Coree oltre che dell'Australia che pure ha forti legami commerciali con i cinesi.
L'unico presente del G7 sarà Gentiloni.
Fonti diplomatiche a Pechino hanno detto che la Cina sperava nella partecipazione del primo ministro britannico Theresa May, ma ci sarà solo il ministro delle Finanze Philip Hammond. Anche Germania e Francia, prese da appuntamenti elettorali, hanno inviato solo rappresentanti di medio-alto livello.
I cinesi in questo momento sono molto sensibili a come le loro iniziative vengono recepite in Occidente. Nel 2015 la mancata presenza di molti leader occidentali ad un'importante parata militare fu presa molto negativamente dal vertice di Pechino.
Le autorità cinesi si sono sforzate per dare un'immagine positiva del progetto ma molti Paesi occidentali sono preoccupati della mancanza di dettagli e di trasparenza e sospettano che vi siano sotto anche mire di tipo politico.
La presenza di leader come Putin e altri, di dubbia osservanza riguardo ai diritti umani, contribuisce a tali timori.