ROMA (Reuters) - Camera e Senato hanno approvato le risoluzioni di maggioranza al nuovo quadro macroeconomico e di finanza pubblica contenuto nel Def, il Documento di economia e finanza.
La Camera ha votato la risoluzione con 284 sì, 150 no e 5 astenuti; il Senato con 158 sì, 99 no e 2 astenuti.
Il Def prefigura una manovra di almeno 17 miliardi per ridurre il deficit dal 2,1% del Pil nel 2017 all'1,2% del 2018 e sterilizzare gli aumenti di Iva e accise in programma dal prossimo gennaio, senza contare gli altri impegni assunti dal governo di Paolo Gentiloni.
Le risoluzioni spronano l'esecutivo a "favorire l'incremento dell'occupazione giovanile anche attraverso la predisposizione di interventi selettivi sul cuneo fiscale". Resta prioritaria la lotta all'evasione, "anche al fine di ridefinire il sistema di tassazione personale (Irpef)".
Il testo votato a Palazzo Madama è stato modificato per eliminare la parte in cui si chiede di evitare "l'inserimento del Fiscal Compact all'interno dei Trattati prima di aver concordato con gli altri paesi membri le necessarie modifiche", un cavallo di battaglia dell’ex premier e segretario del Pd Matteo Renzi.
Un elemento di frizione fra governo e maggioranza sono le privatizzazioni, con i parlamentari più fedeli a Renzi che contestano la cessione di quote detenute dal Tesoro in Poste (MI:PST) o Ferrovie dello Stato.
Le divergenze si riflettono sulle risoluzioni, che fanno un generico riferimento a "valutare il processo di avanzamento del programma di privatizzazioni", senza fornire indirizzi politici.
(Giuseppe Fonte)