MILANO (Reuters) - Prosegue la fase di stallo nel processo di vendita dei diritti tv del campionato di calcio nel triennio 2018-2021, dopo la bocciatura a fine gennaio delle linee guida redatte dalla Lega Serie A e Infront da parte dell'Antitrust.
Quest'ultimo resta fermo nella richiesta di precisare in anticipo come saranno suddivisi i pacchetti che saranno messi sul piatto.
Lega Serie A e Infront, soprattutto per quello che riguarda le licenze nazionali, non vorrebbero inzialmente spingersi oltre l'indicazione di una generica suddivisione per piattaforma e per prodotto, in modo da potersi tenere le mani più libere di strutturare un bando a seconda dell'evoluzione del mercato, spiega una fonte vicina alla situazione.
Il mercato italiano risente dell'annunciato ridimensionamento di Premium, la pay tv di Mediaset (MI:MS). Quest'ultima, insieme a Sky nel 2014 ha sborsato poco meno di 1 miliardo l'anno per trasmettere le partite del campionato di Serie A nel triennio 2015-2018.
Nelle ultime settimane, nonostante le smentite ufficiali, sulla stampa sono circolate nuove voci di accordi commerciali tra Mediaset e Sky.
Stamane in Lega i rappresentanti dei club delle 20 squadre della Serie A hanno nuovamente fatto il punto della situazione.
Una fonte a conoscenza dei temi toccati spiega che è stata brevemente affrontata l'ipotesi del lancio di un canale da parte della Lega, nel caso non si arrivasse ai risultati sperati.
Domani invece dovrebbero tenersi un nuovi incontri informali con l'Antitrust tra il management di Infront e della Lega Serie A, che stanno tentando di arrivare ad una forma di compromesso.
(Elvira Pollina)