BAGHDAD (Reuters) - Le forze di sicurezza sono entrate oggi per la prima volta nella più grande raffineria dell'Iraq dopo mesi di combattimenti con i militanti di Stato Islamico, che l'avevano circondata. Lo ha riferito un colonnello della polizia.
La ripresa completa delle attività nell'impianto di Baiji potrebbe rappresentare una svolta per le forze governative, che stanno cercando di riportare la stabilità in un Paese che si trova ad affrontare la più grave crisi dal rovesciamento di Saddam HUssein nel 2003.
"La prima forza irachena, la forza antiterrorismo denominata 'Battaglione Mosul', è entrata nella raffineria di Baiji per la prima volta in cinque mesi", ha detto a Reuters il colonnello Saleh Jaber.
La tv di Stato ha annunciato la notizia dell'avanzata e ha trasmesso immagini di quello che ha definito l'ingresso delle forze di sicurezza nell'impianto.
Gli attacchi aerei della coalizione a guida Usa hanno impedito al gruppo radicale - che a giugno ha conquistato ampie zone del nord dell'Iraq praticamente senza incontrare resistenza - di avanzare ulteriormente.
Prima della chiusura, la raffineria di Baiji produceva circa 175.000 barili al giorno, secondo un dirigente iracheno. Il consumo interno quotidiano in Iraq è stimato a 600.000-700.000 barili.
(Raheem Salman)
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