Investing.com – Nonostante la crisi morda in profondità l’economia, risulta essere in aumento il costo del lavoro.
Secondo i dati forniti dall’Eurostat, nel primo trimestre 2013, rispetto allo stesso periodo del 2012, l’aumento è nell’Eurozona dell’1.6%, dell’1.9% nella UE27, e del 2.5% in Italia.
I calcoli sono stati eseguiti prendendo in esame due componenti principali: i costi salariali e quelli non salariali e nell’eurozona gli aumenti per queste due componenti sino stati rispettivamente dell’1.7% e dell’1.4%.
Tra gli altri stati membri, il maggior aumento tendenziale si è registrato in Romania con un +8.6% ed in Estonia con un +7.5%; le maggiori riduzioni, viceversa, si sono avute in Slovenia con un -3.8% in Spagna con un -0.7%, a Cipro con un -0.5% ed in Portogallo con un -0.3%.
In Italia l’aumento tendenziale è del 2.5% con una componente salari che aumenta del 2.3% ed una componente delle altre voci che cresce del 3.1.
Secondo i dati forniti dall’Eurostat, nel primo trimestre 2013, rispetto allo stesso periodo del 2012, l’aumento è nell’Eurozona dell’1.6%, dell’1.9% nella UE27, e del 2.5% in Italia.
I calcoli sono stati eseguiti prendendo in esame due componenti principali: i costi salariali e quelli non salariali e nell’eurozona gli aumenti per queste due componenti sino stati rispettivamente dell’1.7% e dell’1.4%.
Tra gli altri stati membri, il maggior aumento tendenziale si è registrato in Romania con un +8.6% ed in Estonia con un +7.5%; le maggiori riduzioni, viceversa, si sono avute in Slovenia con un -3.8% in Spagna con un -0.7%, a Cipro con un -0.5% ed in Portogallo con un -0.3%.
In Italia l’aumento tendenziale è del 2.5% con una componente salari che aumenta del 2.3% ed una componente delle altre voci che cresce del 3.1.