LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio sono in lieve rialzo dopo essere scivolati in apertura, con le aspettative che i maggiori produttori decidano di aumentare l'output a pesare su un umore già fiaccato dai timori di un rallentamento della domanda cinese.
Alle 11,15 i futures sul Brent cedono 4 centesimi o lo 0,06% a 63,68 dollari a barile dopo aver aperto in calo dello 0,4% e aver perso l'1,1% nella giornata di ieri. Il greggio Usa guadagna lo 0,08%, o 4 centesimi, a 60,69 dollari a barile, dopo aver perso lo 0,3% in apertura e l'1,4% ieri.
Le attese che l'Opec+ aumenti la produzione di greggio a partire da aprile stanno gravando sui prezzi.
Il gruppo si incontrerà giovedì, e potrebbe discutere l'immissione sul mercato fino a 1,5 milioni di barili di petrolio al giorno.
La produzione dell'Opec è calata a febbraio, con i tagli volontari operati dall'Arabia Saudita che sono andati aggiungersi alle restrizioni concordate sotto il precedente patto Opec+, secondo un sondaggio Reuters, ponendo fine a sette mesi consecutivi di crescita.
Nel frattempo, l'attività manifatturiera cinese a febbraio è scesa al minimo da nove mesi, il che potrebbe ridurre la domanda cinese di greggio e mettere pressione sui prezzi, con l'acquisto di petrolio da parte del maggiore importatore mondiale che era già diminuito ultimamente.
"Ci sono segnali che mostrano come il mercato fisico non sia teso quanto il mercato dei futures suggerirebbe", si legge in una nota di Ing Economics.
"I rapporti indicano un calo negli acquisti cinesi, e ci si attende una domanda più debole entrando nel secondo trimestre, per la manutenzione delle raffinerie".
(Tradotto da Redazione Danzica, in Redazione a Roma Francesca Piscioneri luca.fratangelo@thomsonreuters.com, +48587696613)