ROMA (Reuters) - Il premier uscente, Paolo Gentiloni, lascia il suo futuro ruolo politico nelle mani degli elettori e chiude a un governo con il centrodestra di Silvio Berlusconi.
"Il mio impegno era finire la legislatura e completare le riforme: dopo le elezioni il mio ruolo dipenderà dai risultati", ha detto Gentiloni a Davos, intervistato da Cnbc.
Gentiloni ha sostituito Matteo Renzi alla guida del governo italiano dopo la sconfitta referendaria del 4 dicembre 2016. Il voto è il 4 marzo 2018.
Alla domanda se fosse disponibile a formare un governo con il centrodestra, Gentiloni ha detto: "Per rispondere direttamente alla sua domanda, no. Non sarei interessato".
"Il centrodestra in Italia è su posizioni molto diverse: abbiamo una parte conservatrice e altre due populiste e anti europee. Penso che la posizione populista anti Ue non prevarrà...e che l'Italia manterrà la sua stabilità", ha aggiunto.
Il capo del governo si augura comunque che il voto non porti a un esito incerto: "Speriamo che non sia questo il caso e che il centro sinistra che rappresento abbia la maggioranza. In ogni caso penso che saremo il pilastro di una possibile coalizione".
Gentiloni, che sarà candidato del Pd nel collegio Roma1 all'uninominale, ha citato tra le crisi gestite dal suo esecutivo, quella migratoria e quella bancaria.
Parlando successivamente con i giornalisti a margine del World Economic Forum, Gentiloni ha detto che anche a Davos si guarda alle elezioni italiane con "attenzione e curiosità. L'auspicio è che il Paese non esca dalla strada della ripresa economica e dal risanamento dei conti".
Ma, ha aggiunto Gentiloni, "è il momento di utilizzare la congiuntura favorevole per ridurre le disuguaglianze e affrontare i problemi sociali".