ROMA (Reuters) - La causa principale delle difficoltà nelle trattative per la costituzione di un governo M5s-Lega è l'individuazione di un vero premier "terzo", dato il veto di Matteo Salvini su Luigi Di Maio.
Lo riferiscono oggi alcune fonti M5s, secondo cui la Lega contesta anche la posizione ritenuta troppo morbida dei grillini, che subordinano eventuali aumenti del deficit a un negoziato con Bruxelles.
Ieri i due leader hanno chiesto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella altro tempo per definire il loro accordo di governo.
Il Quirinale si aspetta una comunicazione entro l'inizio della prossima settimana, ha detto oggi una fonte vicina al capo dello Stato.
Il capo dello Stato non intende ostacolare la nascita di un "governo politico" che duri, ma non vuole attendere settimane, ha spiegato la fonte. Altrimenti, resta la strada del "governo neutrale" prospettata da Mattarella quando tutte le ipotesi di intesa sembravano fallite.
IL CANDIDATO CONTE
Di Maio ieri ha detto di non aver comunicato al presidente alcun nome per il possibile premier [nL5N1SL65W]. Ma la fonte vicina a Mattarella ha detto che il leader grillino ha parlato di Giuseppe Conte, un docente di diritto amministrativo, già indicato come candidato ministro della Pubblica Amministrazione nella squadra di governo che il M5s aveva presentato in campagna elettorale.
Il nome dell'economista Giulio Sapelli, invece, non è mai arrivato al Quirinale, bocciato dal M5s [nL5N1SL4QK].
Anche se Salvini non ha sollevato obiezioni sul nome di Conte, ha detto la fonte, il Quirinale ha però l'impressione che l'accordo sul giurista sia "provvisorio" e che potrebbe cambiare.
UN PREMIER CON UN PROGRAMMA SCRITTO DA ALTRI?
Una fonte M5s dice intanto che Di Maio non ha rinunciato a proporsi lui stesso come presidente del Consiglio.
"Non si avrebbero le difficoltà che ci sono invece con un premier terzo", ammette una seconda fonte grillina, vicina al leader. "Senza dubbio Di Maio incarna il vero cambiamento ... Il premier terzo pone dei problemi, perché si ritroverebbe con un programma scritto da altri". Comunque, aggiunge, la strada del premier terzo resta aperta e "viene perseguita con serietà".
Se Salvini togliesse il veto su Di Maio "sarebbe un elemento positivo, ma non so se è questo il tracciato che segue la Lega", dice un'altra fonte M5s, secondo cui però il nome di Conte è "di spessore".
Una quarta fonte grillina dice che oltre al problema del "premier terzo", ci sono "nodi programmatici" ancora aperti, con la Lega che vorrebbe aumentare il rapporto deficit/Pil fino al 3%.
Oggi, da Bruxelles, il commissario Ue ha invitato l'Italia a ridurre il debito e a mantenere "l'attuale rotta" sulle politiche di bilancio [nL5N1SM2II].
Per la fonte si può uscire dallo stallo con un premier terzo che abbia "un profilo politico" e che "condivida già di suo le impostazioni di fondo" del programma.
(Massimiliano Di Giorgio, Giuseppe Fonte)