Investing.com – Dai dati del rapporto Istat sulla spesa delle famiglie Italiane, si può rilevare che le famiglia è composta in media da 2,4 componenti e che la spesa media mensile sostenuta è di 2488 euro.
I valori tuttavia sono diversi da regione a regione e si suddividono fra Nord con 2843 euro e capolista della zona la Lombardia con 3033 euro,seguita dal Veneto con 2903 euro , in seconda posizione troviamo il Centro Italia con 2577 euro.
Inferiore alla media nazionale, è la spesa familiare sostenuta nelle regioni del Mezzogiorno con la Basilicata che vede una media di 1898 euro e la Sicilia che registra una quota di 1637 euro.
La parte della spesa mensile media delle famiglie dedicata ai beni e servizi non alimentari è di 2011 euro al mese ; la suddivisione geografica di questa spesa vede 2370 euro nel Nord e 1409 nel Mezzogiorno; la differenza fra i due importi è dovuta principalmente alle spese per la casa e per i trasporti, oltre che da quelle per il tempo libero ed i giochi.
La spesa relativa a generi alimentari e bevande costituisce il 19.2% della spesa totale con 477 euro mensili e la percentuale si innalza leggermente nel Mezzogiorno dove giunge a 485 euro; la regione che registra la spesa più consistente è la Campania con 558 euro.
Di questa quota totale di spesa il 23.7% o 113 euro, è destinata all’acquisto di carni, 85 euro sono dedicati a patate, frutta e ortaggi e 80 euro a pane e cereali , 16 euro a oli e grassi; il 9% o 11.8 euro, è impiegato all’acquisto di bevande in primis vino e acqua minerale, al pesce viene dedicato l’8.6%, al latte formaggi e uova con il 13.7%.
Le spese più elevate si registrano com’è naturale che sia, presso le famiglie con 3 o più figli e presso quelle con 2 figli rispettivamente con 3229 e 3226 euro mensili, quelle più contenute sono invece appannaggio dei single e gli anziani che spendono in media 1507 euro mensili.
Le spese vengono effettuate principalmente presso super ed ipermercati in cui le famiglie acquistano il 77.6% della pasta ed il 59.7% della carne.
Agli hard discount si rivolge il 6.4% delle famiglie che vi acquista soprattutto pasta (9.1%) mentre il 5.8% preferisce fare acquisti di frutta e verdura presso i mercati locali (16.4%) e pesce (9.7%), circa il 50% delle famiglie acquista il pane presso un fornaio tradizionale.
Le famiglie intervistate hanno dichiarato nel 30.4% che, rispetto ad un anno fa, ed in conseguenza dell’aumento dei prezzi, ha ridotto la quantità dei prodotti acquistati ed il 6.5% inoltre dichiara di aver ridotto sia la quantità che la qualità degli stessi.
I valori tuttavia sono diversi da regione a regione e si suddividono fra Nord con 2843 euro e capolista della zona la Lombardia con 3033 euro,seguita dal Veneto con 2903 euro , in seconda posizione troviamo il Centro Italia con 2577 euro.
Inferiore alla media nazionale, è la spesa familiare sostenuta nelle regioni del Mezzogiorno con la Basilicata che vede una media di 1898 euro e la Sicilia che registra una quota di 1637 euro.
La parte della spesa mensile media delle famiglie dedicata ai beni e servizi non alimentari è di 2011 euro al mese ; la suddivisione geografica di questa spesa vede 2370 euro nel Nord e 1409 nel Mezzogiorno; la differenza fra i due importi è dovuta principalmente alle spese per la casa e per i trasporti, oltre che da quelle per il tempo libero ed i giochi.
La spesa relativa a generi alimentari e bevande costituisce il 19.2% della spesa totale con 477 euro mensili e la percentuale si innalza leggermente nel Mezzogiorno dove giunge a 485 euro; la regione che registra la spesa più consistente è la Campania con 558 euro.
Di questa quota totale di spesa il 23.7% o 113 euro, è destinata all’acquisto di carni, 85 euro sono dedicati a patate, frutta e ortaggi e 80 euro a pane e cereali , 16 euro a oli e grassi; il 9% o 11.8 euro, è impiegato all’acquisto di bevande in primis vino e acqua minerale, al pesce viene dedicato l’8.6%, al latte formaggi e uova con il 13.7%.
Le spese più elevate si registrano com’è naturale che sia, presso le famiglie con 3 o più figli e presso quelle con 2 figli rispettivamente con 3229 e 3226 euro mensili, quelle più contenute sono invece appannaggio dei single e gli anziani che spendono in media 1507 euro mensili.
Le spese vengono effettuate principalmente presso super ed ipermercati in cui le famiglie acquistano il 77.6% della pasta ed il 59.7% della carne.
Agli hard discount si rivolge il 6.4% delle famiglie che vi acquista soprattutto pasta (9.1%) mentre il 5.8% preferisce fare acquisti di frutta e verdura presso i mercati locali (16.4%) e pesce (9.7%), circa il 50% delle famiglie acquista il pane presso un fornaio tradizionale.
Le famiglie intervistate hanno dichiarato nel 30.4% che, rispetto ad un anno fa, ed in conseguenza dell’aumento dei prezzi, ha ridotto la quantità dei prodotti acquistati ed il 6.5% inoltre dichiara di aver ridotto sia la quantità che la qualità degli stessi.