ROMA (Reuters) - Il Consiglio dei ministri ha autorizzato oggi l'invio di navi e altri mezzi per aiutare la Libia a contrastare i trafficanti di esseri umani e fermare così la partenza di barche di migranti.
Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni, precisando che il provvedimento dovrà essere approvato dal Parlamento martedì o comunque entro la settimana prossima.
Gentiloni ha anche ribadito che la missione è stata chiesta dal presidente libico Fayez al-Serraj, dopo che ieri il consiglio presidenziale di Tripoli aveva negato di aver concesso alle forze italiane il permesso di entrare nelle acque territoriali del paese nordafricano.
"È una iniziativa importante perché può dare un contributo significativo a rafforzare la sovranità libica, non è certo una iniziativa che si prende contro la sovranità libica", ha detto il presidente del Consiglio in una dichiarazione da Palazzo Chigi.
"Sarebbe certamente non rispecchiare la sostanza di quello che il governo ha deciso presentandola come un enorme invio di grandi flotte e squadriglie aeree", ha detto ancora Gentiloni.
"Stiamo parlando di una richiesta, cui abbiamo aderito, di supporto alla Guardia costiera libica".
Ieri una fonte governativa ha detto che la missione italiana dovrebbe iniziare a fine agosto.
Dal 2014 sono circa 600.000 i migranti che hanno raggiunto le cose italiane dal Nord Africa, in grandissima parte dalla Libia.
(Alberto Sisto)