ROMA (Reuters) - Per il Capo dello Stato Sergio Mattarella l'astensione elettorale indebolisce la salute della democrazia, e il recupero della fiducia non spetta soltanto alle istituzioni, ma anche ai cittadini.
"L'Italia ha una tradizione di ampia partecipazione. Una sua forte diminuzione costituirebbe il sintomo di un indebolimento della fiducia nelle istituzioni comuni e quindi uno stato di salute meno florido della democrazia", ha detto il presidente in un'intervista al settimanale "Famiglia Cristiana", che sarà in edicola domani.
Secondo vari sondaggi, alle elezioni del 4 marzo l'astensione si aggirerebbe intorno al 30%. Alle ultime politiche, quelle del 2013, l'affluenza alle urne elettorale fu del 72,5%, la più bassa nella storia della Repubblica.
"È ovvio che la maggiore responsabilità nel predisporre e mantenere vivi canali di comunicazione, di dialogo costruttivo e di vera rappresentatività grava su chi riveste ruoli
istituzionali ma non ne sono estranei i cittadini", ha detto ancora Mattarella.
"Non si può configurare una contrapposizione tra istituzioni mal frequentate e una mitizzata ideale società civile: sappiamo che non è così. Anche i cittadini devono essere disponibili a un dialogo, a sollecitazioni costruttive, al desiderio-dovere di comprendere, ed eventualmente criticare scelte politiche prima di giudicarle sommariamente".