ROMA (Reuters) - Il leader del Pd Matteo Renzi propone un "numero chiuso" per l'accoglienza dei migranti, mentre l'Italia è alle prese con un'ondata di arrivi dalle coste della Libia che ha già superato le 85.000 presenze da inizio anno.
In un'anticipazione del suo nuovo libro che uscirà il 12 luglio - pubblicata dal quotidiano online del partito, Democratica - parlando dei migranti l'ex premier dice: "E' evidente che occorre stabilire un tetto massimo di migranti, un 'numero chiuso' che, in relazione alle capacità del sistema paese di valorizzare e integrare in maniera diffusa, nel rispetto della sicurezza e della legalità, consenta un'accoglienza positiva e sostenibile".
Renzi non indica cifre precise per il "tetto".
"Il tutto, naturalmente, ribadendo la necessità che la responsabilità dell'accoglienza sia equamente condivisa con gli altri stati europei. Perché un eccesso di immigrazione non fa bene a nessuno", aggiunge Renzi, che critica i regolamenti di Dublino sulla gestione dei migranti sottoscritti anche dall'Italia (nel 2003 dal governo Berlusconi e nel 2013 da quello Letta).
"Noi non abbiamo il dovere morale di accoglierli, ripetiamocelo. Ma abbiamo il dovere morale di aiutarli. E di aiutarli davvero a casa loro", scrive il segretario Pd. "Perché l'immigrazione indiscriminata è un rischio che non possiamo correre. Sostenere la necessità di controllare le frontiere non è un atto razzista, ma un dovere politico".
Ieri il vertice informale dei ministri dell'Interno della Ue si è concluso senza un accordo sull'eventuale apertura di porti di altri paesi allo sbarco di migranti raccolti nel Canale di Sicilia da parte delle Organizzazioni non governative.
E anche la cosiddetta "relocation" in altri paesi europei dei rifugiati giunti in Italia e Grecia stenta a decollare.