ROMA (Reuters) - Il governo italiano ha deciso di inviare nuovamente al Cairo l'ambasciatore, che era stato richiamato a Roma nell'aprile 2016, dopo sviluppi positivi nella collaborazione con gli inquirenti egiziani sull'omicidio di Giulio Regeni.
Lo ha annunciato oggi il ministro degli Esteri Angelino Alfano.
"Alla luce degli sviluppi registrati nel settore della cooperazione tra gli organi inquirenti di Italia ed Egitto... il Governo italiano ha deciso di inviare l'Ambasciatore Giampaolo Cantini nella capitale egiziana, dopo che - l'8 aprile 2016 - l'allora Capo Missione Maurizio Massari venne richiamato a Roma per consultazioni", dice Alfano in una nota.
L'ambasciatore, spiega il ministro, "avrà il compito di contribuire, tramite i contatti con le autorità egiziane, al rafforzamento della cooperazione giudiziaria e, di conseguenza, alla ricerca della verità".
Oggi, come si legge in una nota congiunta della procura di Roma e di quella egiziana, gli inquirenti egiziani hanno completato la consegna alle autorità italiane del materiale relativo ai nuovi interrogatori dei poliziotti coinvolti negli accertamenti seguiti alla denuncia del capo dei sindacati indipendenti degli ambulanti del Cairo.
Il procuratore Giuseppe Pignatone, precisa la nota, in una telefonata al procuratore generale egiziano lo ha ringraziato "per il lavoro fatto che segna un ulteriore passo avanti nella collaborazione".
Regeni, dottorando di 28 anni, era scomparso al Cairo nel gennaio 2016; il suo cadavere era stato ritrovato alcuni giorni dopo con evidenti segni di tortura.
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