di Kate Kelland
LONDRA (Reuters) - Mentre l'Europa lotta con un marcato aumento dei casi di Covid-19, imporre controlli più severi per frenare i contagi potrebbe salvare centinaia di migliaia di vite prima di febbraio, dice l'Organizzazione mondiale della sanità.
Esortando i governi ad "agire" rapidamente per contenere una seconda ondata di casi di coronavirus, Hans Kluge, direttore regionale Oms per l'Europa ha detto che la situazione attuale è "più che mai tempo di pandemia per l'Europa".
Nel continente i nuovi casi giornalieri sono oltre 100.000 e si è appena registrata la maggiore incidenza settimanale di casi di Covid-19 dall'inizio della pandemia, con oltre 700.000 nuovi contagi.
"Continua l'avanzata autunnale e invernale dei nuovi casi in Europa, con un aumento esponenziale di casi e relative morti giornaliere", ha detto Kluge durante una conferenza stampa online.
"È il momento di agire. Il messaggio per i governi è: non nascondetevi dietro a misure relativamente piccole per evitare quelle più dolorose e rovinose a cui abbiamo assistito durante la prima ondata (a marzo e aprile)".
Secondo le cifre ufficiali, oltre 38 milioni di persone in tutto il mondo hanno contratto il Covid-19, e circa 1,1 milioni sono morte.
Kluge ha citato le proiezioni di quelli che ha descritto come "modelli epidemiologici affidabili", dicendo che non sono "ottimiste" per l'area europea.
"Questi modelli indicano che l'impiego prolungato di misure troppo rilassate potrebbe portare -- entro gennaio 2021 -- la mortalità giornaliera a livelli 4 o 5 volte maggiori di quelli registrati ad aprile", ha detto Kluge.
Ma prendere adesso misure semplici e rigorose in breve tempo -- come ad esempio l'obbligo diffuso della mascherina o il controllo degli incontri sociali in spazi pubblici e privati -- potrebbe salvare fino a 281.000 vite entro febbraio in tutti i 53 Paesi che compongono l'area europea dell'Oms, ha aggiunto.
"Nello scenario di misure proporzionalmente più stringenti, i modelli sono di gran lunga -- e in maniera affidabile -- molto più ottimisti", ha concluso Kluge.
(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a RomaFrancesca Piscioneri, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)