ROMA (Reuters) - Il Consiglio dei ministri di domani dovrebbe dare il via libera all'accordo raggiunto lo scorso 23 dicembre tra Aran e sindacati che rinnova, dopo otto anni, il contratto dei dipendenti della Pa.
Lo dice la Cgil in una nota del segretario confederale della funzione pubblica, Franco Martini, aggiungendo che gli arretrati arriveranno da febbraio.
"Domani si comincerà a dare concretezza ai risultati dell'intesa siglata il 23 dicembre scorso e, dopo oltre otto anni di blocco dei salari, le lavoratrici ed i lavoratori vedranno finalmente crescere le loro retribuzioni", dice la nota.
L'intesa riguarda circa 247.000 dipendenti di ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici e prevede un aumento medio mensile di circa 85 euro lordi a regime sullo stipendio base. Il rinnovo copre il triennio 2016-2018.
"Una crescita che potrà essere ancor più significativa conteggiando anche gli arretrati, che già dal mese di febbraio potranno essere erogati". Le ultime tre leggi di bilancio hanno stanziato circa 2,8 miliardi totali per il rinnovo dei contratti pubblici. La Cgil chiede di procedere rapidamente al rinnovo dei contratti negli altri comparti pubblici, scuola, enti locali e sanità. Le elezioni politiche sono il 4 marzo.
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