STRASBURGO (Reuters) - Jean-Claude Juncker ha ottenuto oggi un ampio consenso dal parlamento europeo, che lo ha eletto presidente della Commissione Ue, dopo un discorso in cui si è posto come obiettivo un programma di investimenti da "grande coalizione" che rivitalizzi l'economia europea.
Juncker ha parlato con passione, accendendo la sua ambizione di reindustrializzare l'Europa e far rientrare i 25 milioni di disoccupati Ue, per la maggior parte giovani, nel mondo del lavoro.
Ha promesso un programma di investimenti pubblico-privati da 300 miliardi di euro nei prossimi tre anni, combinando le esistenti e forse aumentate risorse del bilancio Ue e della Banca europea di investimenti con i fondi del settore privato, per costruire reti energetiche, broadband, di trasporto e cluster industriali.
"Abbiamo bisogno di una reindustrializzazione dell'Europa", ha detto il 59enne ex-primo ministro del Lussemburgo, che ha ottenuto il forte sostegno del gruppo socialista nel parlamento europeo oltre che del centro-destra, a cui appartiene.
La posizione che Juncker assume è la più potente nell'Ue. La Commissione propone e promulga leggi per 500 milioni di europei, dall'Irlanda alla Lituania.
Juncker sa che molti europei hanno perso la fiducia nell'Ue e si è detto convinto che i risultati economici e l'occupazione piena, e non il dibattito infinito sulle istituzioni europee, riporteranno la fiducia.
I partiti euroscettici hanno avuto grande consenso nelle elezioni europee dello scorso maggio in Francia e Gran Bretagna e hanno ottenuto oltre un quarto dei seggi a Strasburgo.
L'assemblea Ue ha dato il suo ok a Juncker con una chiara maggioranza di 422 voti a favore, 250 contrari, 47 astenuti e 10 nulli.
Il risultato, superiore a quello ottenuto dal suo predecessore, il portoghese José Manuel Barroso, è di poco inferiore ai 479 voti combinati di centro-destra, centro-sinistra e gruppi liberali.
INSEDIAMENTO A NOVEMBRE
Juncker si insedierà il prossimo primo novembre se non ci saranno ritardi nella formazione della commissione, che conta 28 membri, i quali dovranno essere sottoposti ad una seduta di conferma a settembre prima del voto di fiducia ad ottobre.
In un discorso fatto in francese, tedesco e inglese, Juncker ha cercato di rassicurare la Germania e altri paesi del nord Europa che saranno mantenute le rigorose regole di bilancio del blocco su deficit e riduzione del debito.
Ma la sua enfasi sugli investimenti pubblici, la conferma che l'industria dovrà rappresentare il 20% dell'economia Ue (dal 19,1% del 2013) e la richiesta che ogni paese fissi un salario minimo sono concetti rivolti alla sinstra.
Agli scettici britannici che chiedono un ritorno dei poteri da Bruxelles alle capitali nazionali, ha risposto che l'Europa non si costruisce contro le nazioni, che dovrebbe focalizzarsi sulle grosse sfide comuni e non intervenire su "piccoli problemi".
A FAVORE DELL'EURO
E' stato interrotto dagli euroscettici ma applaudito dalla maggior parte dei parlamentari quando ha detto che l'euro ha protetto gli europei nell'economia mondiale e ha citato l'ex-presidente francese François Mitterand dicendo che il nazionalismo porta solo alla guerra.
Juncker ha citato gli uomini che hanno creato la moneta unica - Mitterand, l'ex-presidente della Commissione Jacques Delors e l'ex-cancelliere tedesco Helmut Kohl - come suoi eroi e mentori.
I leader Ue si incontreranno domani per nominare un successore del capo della politica estera europa Catherine Ashton, che sarà il primo vice-presidente della Commissione.
Fonti diplomatiche riferiscono che il ministro degli Esteri italiano Federica Mogherini sia la favorita, ma Polonia e stati baltici si oppongono perché ritengono troppo morbida la sua posizione verso la Russia relativamente alla crisi ucraina.
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