BRUXELLES (Reuters) - La presidente del Parlamento europeo sta definendo un piano in 14 punti per inasprire le regole per i deputati in merito alle dichiarazioni finanziarie e ai contatti con i lobbisti, nel tentativo di ripristinare la fiducia dopo il recente scandalo di corruzione.
Il presidente del Parlamento Roberta Metsola cercherà di ottenere il sostegno dei capigruppo politici giovedì, secondo una fonte parlamentare. Il piano richiederebbe di dichiarare tutti gli incontri con gruppi di interesse, un periodo di transizione durante il quale gli ex parlamentari non potranno esercitare attività di lobbying e una maggiore attenzione sui regali.
Le autorità belghe hanno messo in stato di accusa quattro persone, tra cui la greca Eva Kaili e l'ex europarlamentare italiano Pier Antonio Panzeri, per aver ricevuto denaro e doni dal Qatar per influenzare il processo decisionale.
Il Qatar ha negato di aver commesso illeciti, così come Kaili attraverso il proprio avvocato. L'avvocato di Panzeri ha rifiutato di commentare.
Il Parlamento ha inoltre avviato una procedura per revocare l'immunità parlamentare ad altri due membri.
In base alle regole attuali, solo i presidenti di commissione e coloro che supervisionano particolari leggi o risoluzioni sono tenuti a pubblicare gli incontri con lobbisti o gruppi elettorali. Secondo il piano di Metsola, questo obbligo si estenderebbe a tutti i legislatori e al loro staff.
I legislatori dovrebbero inoltre fornire maggiori dettagli nelle loro dichiarazioni finanziarie. Ad esempio, non potrebbero semplicemente scrivere "consulenza" come fonte di ricavi esterna.
Le violazioni delle regole sarebbero più chiaramente soggette a sanzioni. I dettagli delle sanzioni, insieme alle dichiarazioni, saranno presentati in modo più chiaro sul sito web dell'Assemblea per consentire agli elettori di verificare l'operato degli europarlamentari con maggiore facilità, secondo la fonte parlamentare.
Metsola, che si è impegnata a guidare la riforma, ha detto che le nuove regole non impediranno alle persone di essere corrotte.
Tuttavia, secondo i critici l'obbligo limitato di registrare i contatti e le scarse sanzioni imposte hanno creato un ambiente in cui la violazione delle regole poteva rimanere impunita o non essere individuata.
Una riforma che richiederà più tempo è la creazione di un organismo etico indipendente che copra tutte le istituzioni dell'Ue. La Commissione europea ha in programma di presentare una proposta su tale organismo, ma non è chiaro quando arriverà.
(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Claudia Cristoferi)