BERLINO/BRUXELLES (Reuters) - La Germania solleciterà i Paesi del G20 a ribadire il proprio impegno a promuovere il libero commercio, a evitare la guerra delle valute e a lottare contro il cambiamento climatico in occasione del meeting del mese prossimo, il primo dopo l'elezione di Donald Trump.
E' quanto hanno riferito fonti del G20 aggiungendo che una maggiore incertezza rispetto al passato aleggia sulla bozza del comunicato a causa dei toni retorici dell'amministrazione Trump su commercio e valute.
La Germania, presidente di turno del G20, è nella difficile posizione di dover costruire un'intesa su una serie di temi in assenza di un quadro chiaro delle intenzioni di Washington e tra le pressioni della Cina per tenere a bada i toni di Trump.
"La Cina vuole che il G20 ribadisca l'importanza del libero commercio, di un ordine finanziario improntato alla collaborazione e della lotta contro il cambiamento climatico", spiega un funzionario tedesco che ha chiesto di restare anonimo. "La difficoltà sta nel farlo senza che il messaggio assuma un tono anti-americano".
Il governo tedesco non ha commentato.
Le fonti sottolineano che è ancora troppo presto per dire se vi sarà un aspro scontro al meeting di marzo a Baden-Baden, parlando di un esito ancora molto aperto.
Tuttavia una delle fonti ha detto che la Germania eserciterà pressioni per mantenere gli elementi portanti delle decisioni condivise nei G20 degli anni scorsi. Un'altra fonte ha precisato che il tema delle valute verrà "senza dubbio affrontato".
Nel comunicato del 2016, il G20 si è impegnato a "evitare svalutazioni competitive" e altri interventi sui tassi di cambio a "fini competitivi".
Trump e il suo entourage hanno ripetutamente accusato la Cina di mantenere appositamente lo yuan debole per ottenerne vantaggi commerciali e il mese scorso Peter Navarro, consigliere del presiente Usa, ha accusato Berlino di ricorrere a un euro "eccessivamente sottovalutato" danneggiando gli altri Paesi, provocando le ire delle autorità tedesche.