NEWPORT Galles (Reuters) - Il presidente ucraino, Petro Poroshenko, e il leader dei ribelli filo-russi hanno detto che domani ordineranno il cessate-il-fuoco alle rispettive forze a patto che venga raggiunto un accordo su un nuovo piano di pace per porre fine alle violenze in Ucraina.
La svolta è giunta al termine di una settimana durante la quale i separatisti filo-russi hanno incassato importanti vittorie con quello che per la Nato è l'aperto sostegno di migliaia di soldati russi, in un'accusa che Mosca smentisce.
Parlando a margine di un summit Nato in Galles, Poroshenko ha spiegato che la tregua è condizionata al meeting pianificato per domani a Minsk con inviati dell'Ucraina, Russia e Osce.
Oggi per la prima volta la parti hanno sollecitato una tregua a tutto tondo. Gli annunci sono stati fatti il giorno dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha illustrato un piano di pace in sette punti, che prevederebbe la fine delle ostilità nell'est dell'Ucraina, permetterebbe l'ingresso di osservatori esterni e di aiuti, ma lascerebbe i ribelli in controllo del loro territorio.
I passi in avanti verso una tregua potrebbero frenare il nuovo pacchetto di sanzioni finanziarie messo a punto dall'Ue contro Mosca, su cui i leader europei dovrebbero dare il consenso domani ma che al momento sembra in stand-by. Il presidente francese Francois Hollande ha detto che la decisione sulle sanzioni dipenderà da quel che succederà "nelle prossime ore".
Nell'est del Paese intanto non sembra che le ostilità si siano interrotte: giornalisti Reuters hanno sentito esplosioni e visto colonne di fumo levarsi da Mariupol, un porto in mano al governo e prossimo importante centro sulla via su cui avanzano i ribelli. Il governo ha bombardato nella notte Donetsk, capitale di uno dei due Stati che i ribelli hanno proclamato indipendenti.
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