ROMA (Reuters) - Matteo Renzi alla guida del governo ha finora imposto la sua linea e i suoi programmi senza mai aver dovuto fare serie trattative. Ha sempre avuto a che fare con l'opposizione di piccole minoranze o negoziato con interlocutori più deboli di lui, da una posizione di forza.
Come ha detto un ministro renziano a Reuters, "in Italia abbiamo di fronte un'autostrada, senza traffico".
Diverso il discorso in Europa. Qui Renzi, in particolare dopo il voto di maggio, ha riconquistato lo status di leader, ma si trova a trattare con interlocutori altrettanto potenti.
Difficile è stata e sarà ancora la trattativa sulla flessibilità di bilancio. Tortuosa la trattativa per le nomine. Su quest'ultima il premier italiano ha avuto finora il torto di giocare al ribasso. Ha difeso e cercato di imporre ieri sera la nomina di Federica Mogherini pensando e sperando che potesse passare anche prima di un accordo globale su tutte le presidenze e tutta la commissione. Così non è stato e Renzi dovrà farsi carico, insieme con gli altri leader, di un accordo globale.
Ora ha un mese e mezzo di fronte, tempo nel quale dovrà saper gestire difficoltà e trattative. Sei settimane nelle quali imparare a guidare nel traffico, seppur diluito dal clima vacanziero, una contingenza però che crea intasamenti nelle periferie. E in autostrada.