di Sara Rossi
MILANO (Reuters) - La Lega Nord farà ricorso la prossima settimana al Riesame contro la decisione del Tribunale di Genova di sequestrare i conti del partito.
Lo ha detto il segretario Matteo Salvini durante una conferenza stampa nella sede milanese della formazione politica, ribandendo di non aver ricevuto alcuna notifica del provvedimento e aggiungendo di aver convocato per lunedì prossimo un consiglio federale di urgenza.
Salvini ha argomentato che il ricorso verrà presentato non solo da lui come segretario della Lega ma anche da "migliaia di cittadini che hanno donato volontariamente soldi".
"Ci daranno sicuramente ragione, ma ho paura fra un anno o due ... quando il mondo sarà cambiato", ha aggiunto.
Il Tribunale di Genova ieri, accogliendo la richiesta della procura, ha deciso il sequestro preventivo dei beni della Lega Nord in seguito alla condanna in primo grado per truffa ai danni dello Stato di Umberto Bossi e dell'ex tesoriere leghista Francesco Belsito inflitta dai giudici liguri il 24 luglio..
Salvini ha spiegato che oggi sono stati eseguiti i sequestri dei conti delle sezioni del partito nell'alto Lago di Como e in parte del Friuli, dopo che ieri sono stati bloccati i conti correnti di Imperia, Bologna, Bergamo, Sanremo e Trento.
"Attualmente sul conto della Lega federale ci sono 30.000 euro", ha aggiunto.
Intanto oggi, il procuratore capo di Genova, Franco Cozzi, ha sottolineato che con l'ordine di sequestro disposto ieri dal Tribunale è stata intrapresa un'azione a tutela del Parlamento, che si è costituito parte civile.
In vista delle elezioni politiche, che dovrebbero tenersi all'inizio del prossimo anno, Salvini ha spiegato che la Lega sarà presente con il simbolo sulle schede elettorali, ma anche alle elezioni di novembre in Sicilia e ai referendum consultivi indetti per fine ottobre in Lombardia e Veneto.
Il leader del Carroccio ha poi però aggiunto che "se non cambia qualcosa, difficilmente potrò stampare volantini o fare spot".
"La Lega non si ferma. Stiamo studiando dal punto di vista legale come pagare" chi ci ha fornito servizi, ha detto, aggiungendo che "lo strumento giuridico sarà pronto a breve".
Salvini ha poi ribadito che il sequestro è "un attacco alla Lega e alla democrazia", puntando il dito anche contro il segretario del Pd Matteo Renzi che ieri ha attaccato il Carroccio e che oggi il leader leghista ha definito un "fenomeno da baraccone".
Renzi, a margine di un evento a Milano, dal canto suo ha risposto oggi che "se c'è un provvedimento che dice che devi pagare dei soldi, li devi pagare, non c'è storia".
"Se la Lega ha truffato lo Stato, io chiedo il rispetto delle regole - ha concluso - Sono soldi di tutti".
Nella conferenza stampa di ieri Salvini aveva detto che non sapeva come pagare i fornitori e l'organizzazione del tradizionale raduno di Pontida, in agenda per il prossimo fine settimana.
-- ha collaborato Luca Trogni