ROMA (Reuters) - L'Italia vuole che il suo ministro degli Esteri, Federica Mogherini, ricopra il ruolo di Alto rappresentante della politica estera Ue anche a costo di ottenere la sua investitura in Consiglio europeo con un voto a maggioranza e non con la tradizionale unanimità dei Paesi membri.
Lo ha detto oggi il sottosegretario agli Affari europei Sandro Gozi a proposito delle perplessità che da alcuni paesi dell'Est sono emerse verso la candidata italiana.
"Italia pronta a rompere su Federica Mogherini. Se non per consenso, pronti a chiedere voto, come chiese [il premier britannico David] Cameron su [Jean-Claude] Juncker", ha detto Gozi all'agenzia EUnews in una dichiarazione ritwittata dallo stesso sottosegretario.
Al Consiglio Ue del mese scorso la nomina a presidente della Commissione europea di Juncker è passata a maggioranza qualificata su richiesta della Gran Bretagna.
Fino ad allora i governi dell'Ue avevano approvato le nomine della commissione all'unanimità.
La Polonia e i tre Paesi baltici hanno espresso scetticismo sulla candidatura della titolare della Farnesina, fortemente sponsorizzata dal premier Matteo Renzi, perché temono che possa mostrarsi troppo morbida verso la Russia.
In particolare i Baltici sostengono che la Mogherini, diventata ministro per la prima volta a febbraio, non abbia esperienza di Europa dell'Est e abbia inviato messaggi ambigui nel corso della crisi ucraina.
Si lamentano, inoltre, del fatto che l'Italia sia stata riluttante nell'imporre le sanzioni dell'Ue alla Russia - un'accusa respinta ancora ieri da Roma.
Alcuni diplomatici europei, consultati da Reuters, hanno detto, però, di ritenere improbabile che queste incomprensioni possano bloccare la candidatura della Mogherini.
Uno di loro, proveniente dall'Est, ha detto che il suo Paese "non è felice [della Mogherini], ma non si metterà di traverso".
"Ritengo che Federica Mogherini abbia difeso la posizione italiana di mantenere sempre, anche nei momenti più difficili, un filo di dialogo aperto con Mosca, posizione peraltro su cui si è assestata l'Unione europea e che per me è indice di grande buon senso", ha scritto ieri Gozi sulla sua pagina Facebook.
"Le critiche mi sembrano quindi strumentali", ha aggiunto.
Renzi, che grazie al successo riportato dal Partito democratico alle elezioni europee di maggio, ha il più alto numero di deputati tre le file dei socialisti e democratici, non ha fatto mistero di volere per l'Italia una carica di prestigio in questa tornata di nomine comunitarie.