BRUXELLES (Reuters) - L'Unione Europea ha prorogato di sei mesi, fino al 15 settembre, le sanzioni nei confronti di cittadini e società russi per la crisi ucraina, secondo un comunicato diffuso oggi dalla Ue.
"L'analisi della situazione non giustificava un cambiamento nel regime delle sanzioni", dice la nota.
Le sanzioni sono state introdotte nel marzo 2014 in seguito all'annessione della Crimea da parte della Russia e al coinvolgimento di Mosca nella rivolta nell'Ucraina orientale.
La lista di soggetti sanzionati include consiglieri del presidente Vladimir Putin, esponenti di difesa e intelligence, comandanti di esercito e marina, come pure separatisti della Crimea e ribelli dell'Ucraina orientale.
La lista aggiornata - dalla quale sono stati depennati i nomi di due persone morte recentemente, come precisa la nota - include 150 persone e 37 società, per cui continuano a valere il divieto di visto e il congelamento di asset all'interno dell'Ue.