Investing.com - L’indice dei prezzi alla produzione USA è salito più del previsto a giugno; tuttavia i dati core sono aumentati meno del previsto, tracciando un quadro misto delle pressioni inflazionarie.
Il Dipartimento per il Commercio USA ha dichiarato che l’indice dei prezzi alla produzione è salito di un destagionalizzato 0,1% lo scorso mese, contro le aspettative di un calo dello 0,1% e dopo la lettura invariata di maggio.
Su base annua i prezzi alla produzione (IPP) sono saliti del 2,0% a giugno, contro le aspettative di un aumento dell’1,9% e dopo l’aumento del 2,4% nel mese precedente.
Subito dopo il report, il cambio EUR/USD si attesta a 1,1410 da circa 1,1412, la coppia GBP/USD è scambiata a 1,2937 dal precedente 1,2935 ed il cambio USD/JPY si attesta a 113,14 contro i 113,22 precedenti.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 95,50 da 95,47 segnato prima del report.
Intanto, i future dei titoli azionari USA puntano ad un’apertura positiva. I future Dow salgono dello 0,05%, i future S&P 500 sono in salita dello 0,12%, mentre i futures Nasdaq 100 hanno segnato +0,20%.
Sul mercato delle materie prime, i future dell’oro sono scambiati a 1.220,77 dollari l’oncia troy, contro i 1.219,41 dollari segnati prima dei dati, mentre il greggio si attesta a 45,42 dollari al barile dai 45,45 dollari precedenti al report.