HOUSTON, Stati Uniti (Reuters) - La tempesta tropicale Harvey continua a imperversare su Houston, con le inondazioni che hanno paralizzato la città, costringendo alla fuga migliaia di persone, mentre i fiumi della zona hanno raggiunto livelli che non si vedevano da secoli.
Il più potente uragano che abbia colpito il Texas da oltre 50 anni ha toccato le coste venerdì scorso e ha provocato la morte di almeno due persone. Secondo le previsioni dovrebbe restare in zona ancora per diversi giorni, con precipitazioni da record.
Scuole, aeroporti e uffici sono chiusi oggi a Houston, che conta 2,3 milioni di abitanti, mentre numerose strade si sono trasformate in fiumi e ovunque sono segnalati allagamenti.
Le piogge torrenziali hanno colpito un'area vasta circa 240 km. Le autorità hanno ordinato l'evacuazione di oltre 50.000 persone nella Fort Bend County, a 55 km a sud-ovest di Houston.
Le piogge potrebbero toccare i 127 cm entro la fine della settimana in alcune zone costiere, cioè il totale di pioggia registrato in un intero anno, dicono le previsioni meteo.
Domani nella zona dovrebbe recarsi il presidente Usa Donald Trump, anche per capire l'entità dei danni, ha detto la Casa Bianca. Il servizio meteorologico nazionale ha emesso avvisi per possibili inondazioni in un'area che va da San Antonio a New Orleans, in cui risiedono circa 13 milioni di persone.
Per le autorità federali potrebbero volerci anni, per riparare i danni prodotti dall'uragano.
Ieri un gruppo assicurativo ha detto che i danni potrebbero essere pari a quelli provocati dall'uragano Katrina (per un valore di oltre 15 miliardi di dollari) nel 2005.
Il Golfo del Messico ospita quasi metà delle raffinerie Usa e il rischio è che la chiusura degli impianti potrebbe ridurre le forniture di benzina in tutto il Sudest degli Stati Uniti e in altre zone.
(Gary McWilliams e Ruthy Munoz)