WASHINGTON (Reuters) - Il presidente Usa Donald Trump cambia strategia sull'Afghanistan rispetto alle promesse della campagna elettorale e segnala l'impegno degli Stati Uniti a proseguire il conflitto, a inviare nuove truppe e a "combattere per vincere".
In un discorso povero di dettagli specifici, Trump ha promesso un rafforzamento della campagna militare contro i talebani, che hanno riconquistato posizioni a scapito del governo afgano sostenuto dagli Usa, e puntato il dito contro il Pakistan che offre protezione ai ribelli.
"Non stiamo costruendo nuovamente una nazione. Stiamo uccidendo terroristi", ha dichiarato Trump.
L'iniziativa sembra gettare le basi per un coinvolgimento degli Usa senza un chiaro termine temporale in vista e senza che venga identificato uno specifico obiettivo per poter definire il successo dell'operazione.
"Le conseguenze di una rapida uscita sono sia prevedibili sia inaccettabili" ha dichiarato Trump. "Un ritiro affrettato creerebbe un vuoto che i terroristi, inclusi l'Isis e al Qaeda, riempirebbero all'istante".
Secondo quanti riportato da fonti ufficiali Usa, Trump ha approvato il piano del segretario alla Difesa James Mattis per l'invio di circa 4.000 soldati in Afghanistan in aggiunta ai circa 8.400 attualmente presenti.
Un portavoce dei talebani afghani ha condannato oggi l'annuncio del presidente Usa.
"Invece di continuare la guerra in Afghanistan, gli americani dovrebbero pensare a ritirare i loro soldati", ha detto il portavoce talebano Zabihullah Mujahid poche ore dopo il discorso di Trump.
Mujahid ha aggiunto che "fino a che ci sarà anche un solo soldato americano nel nostro paese, continueremo la nostra jihad".