MOSCA (Reuters) - Il Cremlino ha riferito che aspetterà i risultati ufficiali delle elezioni presidenziali statunitensi prima di commentarne l'esito e di aver preso atto dell'annuncio da parte di Donald Trump di contestazioni legali relative al voto.
Il presidente Vladimir Putin non si è espresso sullesito del voto negli Usa, da quando il democratico Joe Biden ha conquistato la presidenza sabato, quattro giorni dopo le elezioni del 3 novembre, superando la soglia di 270 voti dei Grandi elettori necessari per entrare alla Casa Bianca.
Nella fase precedente al voto, Putin era apparso evasivo sulle sue speranze, disapprovando la retorica anti-russa di Biden ma accogliendo con favore i suoi commenti sul controllo degli armamenti nucleari. Putin aveva anche difeso il figlio di Biden, Hunter, dalle critiche di Trump.
Parlando ai giornalisti durante una teleconferenza, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto che Mosca ritiene che sia meglio aspettare prima di congratularsi con chiunque. "Pensiamo sia opportuno attendere il conteggio ufficiale dei voti", ha detto Peskov.
Alla domanda sul perché nel 2016 Putin si fosse congratulato con Trump subito dopo aver vinto l'Electoral College e battuto la democratica Hillary Clinton, Peskov ha detto che questa volta c'è un'evidente differenza.
"Si può vedere che ci sono alcune procedure legali che sono state annunciate dall'attuale presidente. Ecco perché le situazioni sono diverse e quindi riteniamo opportuno attendere un annuncio ufficiale", ha detto Peskov.
Il portavoce ha sottolineato che Putin ha ripetutamente detto di essere pronto a lavorare con qualsiasi leader degli Stati Uniti e che la Russia spera di poter stabilire un dialogo con una nuova amministrazione Usa e trovare un modo per normalizzare le difficili relazioni bilaterali.
"Il presidente Putin ha più volte affermato che manifesterà rispetto per qualsiasi scelta faccia il popolo americano", ha detto Peskov.
Nel 2014, i legami tra Mosca e Washington si sono deteriorati fino a toccare il livello più basso dal dopo-guerra fredda, quando la Russia ha annesso la Crimea dall'Ucraina. Biden ricopriva allora la carica di vice presidente quando Barack Obama era alla Casa Bianca.
Le relazioni si sono ulteriormente inasprite a causa delle accuse degli Stati Uniti secondo cui Mosca si sarebbe intromessa nelle elezioni presidenziali statunitensi del 2016 per cercare di ribaltare il voto a favore di Trump, insinuazione che il Cremlino ha sempre respinto.
(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Milano Cristina Carlevaro, alice.schillaci@thomsonreuters.com, +48587696614)