- Riflettori su aumento dei tassi Fed, PIL Q2 e utili mega-cap tech
- Exxon Mobil è un buy con gli utili da record previsti
- Roku in difficoltà tra rallentamento dei ricavi e prospettive deboli
- I dati finanziari di qualunque società relativi agli ultimi 10 anni
- Punteggi sulla salute finanziaria in termini di redditività, crescita ed altro
- Un fair value calcolato da decine di modelli finanziari
- Un rapido confronto con i rivali
- Grafici su fondamentali e performance
I titoli azionari a Wall Street hanno chiuso in discesa venerdì, con gli utili deludenti di Snap (NYSE:SNAP) che hanno spaventato gli investitori.
Tuttavia, i tre indici principali hanno registrato guadagni settimanali: il Nasdaq Composite ha chiuso la settimana a +3,3%. L’S&P 500 è balzato del 2,4%, mentre il blue-chip Dow Jones Industrial Average del 2%.
A prescindere dalla direzione che prenderà il mercato, di seguito parleremo di un titolo che probabilmente sarà richiesto e di un altro che potrebbe vedere ulteriori ribassi.
Ricordate però che la nostra tempistica si riferisce solamente alla settimana in apertura.
Il titolo da comprare: Exxon Mobil
Exxon Mobil (NYSE:XOM), che ha registrato una performance straordinaria nel fiorente settore energetico quest’anno, potrebbe vedere un aumento dell’attività di acquisti questa settimana, con gli investitori che si aspettano forti utili trimestrali da una delle maggiori compagnie energetiche al mondo.
Le stime indicano che la società di Irving, Texas, riporti utili per azione del secondo trimestre di 3,89 dollari prima della campanella di apertura di venerdì 29 luglio, in miglioramento di ben il 253% dagli EPS di 1,10 dollari dello stesso periodo di un anno fa.
I ricavi dovrebbero schizzare di circa il 65% su base annua a 111,7 miliardi di dollari, grazie alle operazioni nel segmento upstream, nonché ai robusti prezzi delle materie prime ed al miglioramento dei fondamentali del mercato energetico.
Se questi dati si riveleranno esatti, il totale di vendite e profitti trimestrali di Exxon sarà il massimo dal Q3 2008, segnale di quanto stiano andando bene le sue attività core nel contesto attuale.
Oltre ai dati sui risultati, gli investitori aspettano di sapere se la “Big Oil” intenda restituire più denaro agli azionisti con un aumento dei riacquisti di azioni e dei dividendi.
Il colosso del petrolio e del gas al momento offre un payout annuo di 3,52 dollari ad azione, ad un rendimento del 4,04%, uno dei più alti del settore.
Il titolo XOM, che ha toccato un massimo storico di 105,57 dollari l’8 giugno, ha chiuso la seduta di venerdì a 87,08 dollari. Ai livelli attuali, ha una capitalizzazione di mercato di circa 366,9 miliardi di dollari.
Sull’anno in corso, il titolo è balzato del 42,3%, battendo di gran lunga il calo del 17% dell’S&P 500 nello stesso periodo.
Il titolo da vendere: Roku
Il titolo Roku (NASDAQ:ROKU), al momento vicino al minimo dal marzo 2020, dovrebbe vivere una settimana complicata, con gli investitori che si preparano a dei risultati finanziari deludenti dopo la chiusura dei mercati statunitensi di giovedì 28 luglio.
Le stime indicano che la società di San José, California, che vende dispositivi ed offre una piattaforma per servizi in streaming, registrerà una perdita di 0,68 dollari ad azione nel secondo trimestre, rispetto alle entrate nette di 0,52 dollari ad azione dello stesso periodo di un anno fa.
I ricavi, rappresentati perlopiù dalle inserzioni, dovrebbero salire del 24,6% su base annua ad 804,7 milioni di dollari.
Se confermato, sarebbe il tasso più lento di crescita annua delle vendite nella sua storia, rispecchiando un contesto operativo difficile.
Inoltre, gli investitori presteranno attenzione all’aggiornamento di Roku circa il numero di utenti attivi.
Ancor più importante, la stima di Roku sui prossimi mesi.
Il titolo ROKU, crollato del 61% sull’anno in corso, ha chiuso la seduta di venerdì ad 88,84 dollari, circa l’82% al di sotto del picco record di 490,76 dollari del luglio 2021.
Ai livelli attuali, la società di streaming ha una market cap di 12,1 miliardi di dollari.
Roku ha visto la sua valutazione crollare negli ultimi mesi, nel sell-off dei titoli tech ad alta crescita, soprattutto quelli poco redditizi o con rapporti P/E altissimi.
Precisazione: Al momento della scrittura, Jesse non ha posizioni su nessuno dei titoli menzionati. Le opinioni presentate in questo articolo sono unicamente l’idea dell’autore e non devono essere considerate un consiglio di investimento.
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