Nonostante i forti rialzi sui mercati e in diversi settori nel 2020, non tutti i settori o investimenti hanno avuto successo lo scorso anno.
Abbiamo parlato di diversi fanalini di coda negli ultimi articoli su vari settori ed ETF. L’articolo di oggi continua la discussione concentrandosi su altri due ETF.
1. iShares Latin America 40 ETF
- Prezzo attuale: 29,84 dollari
- Range su 52 settimane: 15,54 – 34,31 dollari
- Rendimento dividendo: 1,82%
- Percentuale di spesa: 0,48%
Il primo fondo, l’iShares Latin America 40 ETF (NYSE:ILF), ci porta fuori dagli USA e ci offre un’esposizione su 40 azienda latino-americane.
L’ILF, che segue l’indice S&P Latin America 40 (SPLAC), è stato lanciato nell’ottobre 2001. Gli asset in gestione ammontano a 1,62 miliardi di dollari.
In termini di settori di appartenenza, il peso maggiore è del comparto finanziario (29,46%), seguito dalle materie prime (24,09%), energetici (13,06%), consumabili (12,56%), information technology (5,54%), comunicazione (5,01%), e altri.
Circa il 55% dei fondi appartengono alli primi dieci titoli. Le prime cinque holding hanno sede in Brasile. Si tratta di Vale (NYSE:VALE), uno dei principali produttori mondiali di minerale di ferro, pellet, e nickel, i gruppo di servizi finanziari Itau Unibanco (NYSE:ITUB) e Banco Bradesco (NYSE:BBD), il gruppo petrolifero e gasifero Petroleo Brasileiro (NYSE:PBR) e la borsa regionale Brasil Bolsa Balcao (SA:B3SA3). Dunque, quasi il 60% delle aziende sono brasiliane, seguite da Messico (20,87%), Cile (7,69%), and altri. Attualmente, il fondo non ha esposizione in Argentina.
Nell’ultimo anno, ILF è sceso quasi del 10%. Tuttavia, bisogna notare che dalla fine di ottobre il fondo ha recuperate quasi il 50%. I rapporti P/E e P/B sono rispettivamente di 15,54 e 2,23. Sebbene non sia una valutazione eccessivamente costosa, il prezzo resta comunque un po’ elevato. Dunque, sono probabili le prese di profitto. Gli investitori potenziali, soprattutto quelli che vorrebbero avere un’espozione overweight in Brasile e Messico, potrebbero considerare di investire quando le azioni saranno intorno ai 28 dollari.
Vorremmo ricordare ai lettori che la performance del fondo potrebbe dipendere dalle dinamiche delle valute contro il dollaro USA. In altre parole, un dollaro USA volatile potrebbe colpire i ritorni nei Mercati Emergenti, in quanto queste economie potrebbero beneficiare un possibile deprezzamento del dollaro nel 2021.
2. Arrow Dow Jones Global Yield ETF
- Prezzo attuale: 13,48 dollari
- Range su 52 settimane: 8,47 – 16,50 dollari
- Rendimento dividendo: 7,35%
- Percentuale di spesa: 0,75%
Il fondo potrebbe attrarre gli investitori che cercano un ritorno passivo globale. L’Arrow Dow Jones Global Yield ETF (NYSE:GYLD) da un’espozione equiparata su cinque classi di asset mondiali: equity, fondi di investimenti immobiliari (REIT), alternative (energetici e MLP), debito corporate e debito sovrano.
GYLD ha 150 holding, 30 di ogni classe di asset. Segue il Dow Jones Global Composite Yield Total Return Index, bilanciato trimestralmente. Il fondo è stato lanciato nell’agosto 2012. Gli asset in gestione sono circa 39 milioni di dollari.
L’ETF è sceso del 17% nell’ultimo anno ed il prezzo attuale del fondo supporta un rendimento del 7,35%. Nelle ultime 52settimane, le cinque classi di asset hanno fornito una serie di rendimenti, tra cui:
- Equity globale: 11,37%
- Immobiliare globale: 9,17%
- Alternativa globale: 19,99%
- Debito corporate globale: 7,09%
- Debito sovrano globale: 3,90%
Tra equity e alternative, troviamo nomi come Bankia (MC:BKIA) (OTC:BNKXY), BP (LON:BP) Midstream Partners (NYSE:BPMP), CenturyLink (NYSE:LUMN), China China Shenhua Energy (OTC:CSUAY), Dorchester Minerals (NASDAQ:DMLP), Energy Transfer (NYSE:ET), EVRAZ (OTC:EVRZF), Kimbell Royalty Partners (NYSE:KRP), e NuStar Energy (NYSE:NS).
I fondi di investimenti immobiliari (REIT) nel GYLD comprendono Brandywine Realty Trust (NYSE:BDN), Klepierre (PA:LOIM), Office Properties Income Trust (NASDAQ:OPI), Simon Property Group (NYSE:SPG) e Ventas (NYSE:VTR).
Il debito corporate proviene da aziende globali come Cenovus Energy (NYSE:CVE), Fluor (NYSE:FLR), Kennedy-Wilson (NYSE:KW), Nordstrom (NYSE:JWN), Oceaneering International (NYSE:OII) e Tofas Turk Otomobil Fabrikasi (IS:TOASO)
Infine, il debito sovrano è stato emesso da diversi paesi, tra cui Brasile, Cile, Colombia, Ungheria, Indonesia, Messico, Panama, Sudafrica e Turchia. Questi debiti sovrani solitamente pagano più delle economie sviluppate.
GYLD offre un paniere di cinque correnti di payout in un panorama mondiale. Tuttavia, dobbiamo ricordare ai lettore che negli ultimi anni l’esposizione internazionale è stata inferiore rispetto alla performance offerta dai titoli USA. Dunque, l’esposizione dovrebbe essere limitata ad una piccola porzione di un portafoglio diversificato.