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2 ETF per mercati altamente volatili

Pubblicato 21.06.2022, 11:43
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

La volatilità prosegue a Wall Street, tra i crescenti timori di una recessione economica. L’indice CBOE Volatility Index, noto anche come “indice della paura”, oscilla sopra 31, con un balzo di oltre l’80% da gennaio. Gli analisti si aspettano che la volatilità resti alta, con i mercati che si chiedono cosa succederà dopo l’aumento dei tassi dello 0,75% da parte della Federal Reserve il 15 giugno.

La scorsa settimana, gli indici Dow Jones e S&P 500 sono finiti in territorio orso, scendendo dai massimi di inizio gennaio. Gli investitori del NASDAQ Composite sono alle prese col mercato bearish da marzo.

Intanto, i professionisti di Wall Street invitano a concentrarsi su obiettivi a lungo termine. Luglio vedrà un’altra stagione degli utili impegnativa considerando “fattori di alta qualità, come bilanci solidi, alto rendimento dei flussi di cassa disponibili e revisioni positive degli utili futuri”, secondo Charles Schwab.

Quindi oggi presenteremo due exchange-traded fund (ETF) che potrebbero contribuire a diminuire la volatilità del portafoglio fino a quando non avremo una migliore visibilità di cosa aspettarci dalla Fed e dai profitti delle aziende.

1. Invesco S&P 500 High Dividend Low Volatility ETF

Prezzo attuale: 42,25 dollari
Range su 52 settimane: 41,53 - 49,61 dollari
Rendimento dividendo: 3,79%
Percentuale di spesa: 0,30% annuo

Invesco S&P 500® High Dividend Low Volatility ETF (NYSE:SPHD) investe su 50 titoli S&P 500 con alti rendimenti del dividendo e bassa volatilità.

SPHD Weekly Chart

Il fondo è stato quotato per la prima volta nell’ottobre 2012. Gli asset netti sono pari a 3,67 miliardi di dollari. Utenze energetiche e beni di consumo hanno la fetta maggiore, oltre il 20% ciascuno. Seguono sanitari (11,87%), immobiliari (10,83%), energetici (9,32%) e materiali (7,91%).

Oltre un quarto del portafoglio è rappresentato dai nomi principali. Tra questi, Williams Companies (NYSE:WMB), Kinder Morgan (NYSE:KMI) e Chevron (NYSE:CVX); International Business Machines (NYSE:IBM) e Verizon Communications (NYSE:VZ).

SPHD ha registrato un massimo storico il 21 aprile. Tuttavia, negli ultimi due mesi, il fondo è andato sotto pressione e, di conseguenza, è crollato del 6,7% sull’anno in corso.

I rapporti P/E e P/B si attestano rispettivamente a 15,11x e 2,24x. Crediamo che questo fondo ben diversificato meriti l’attenzione di chi cerca titoli con volatilità bassa in settori core, che offrono anche stabili entrate da dividendi.

2. iShares MSCI Emerging Markets Min Vol Factor ETF

Prezzo attuale: 54,52 dollari
Range su 52 settimane: 54,30 - 64,71 dollari
Rendimento dividendo: 2,46%
Percentuale di spesa: 0,25% annuo

Al momento gli investitori sono divisi su dove investire nel secondo semestre. L’agenzia di gestione investimenti Nuveen suggerisce:

“Gli investitori con molta fiducia potrebbero esplorare delle opportunità sui mercati emergenti. Dopo un 2021 complicato per i titoli internet cinesi, pensiamo che il loro profilo rischio/ricompensa sia più positivo oggi”.

Quindi, iShares MSCI Emerging Markets Min Vol Factor ETF (NYSE:EEMV), che investe su azioni dei mercati emergenti con livelli di volatilità più bassi potrebbe essere interessante. L’ETF favorisce titoli più stabili rispetto a nomi growth. Il fondo è stato lanciato nell’ottobre 2011.

EEMV Weekly Chart

EEMV, che replica l’indice MSCI Emerging Markets Minimum Volatility Index, investe su 320 nomi. Più di un quarto delle aziende si trova in Cina. Seguono, tra le altre, aziende di Taiwan, India, Arabia Saudita, Corea del Sud, Tailandia, Malesia.

In termini di allocazione settoriale, troviamo in testa i finanziari, con il 23,72%, seguiti da IT (15,65%), comunicazione (15,14%), beni di consumo (10,99%) e sanitari (8,6%).

I primi 10 titoli rappresentano circa il 15% dei 5,62 miliardi di dollari di asset netti. Tra questi, Bank of China (SS:601988) e China Yangtze Power (SS:600900); Chunghwa Telecom (BIT:TLIT) (TW:2412), First Financial Holding (TW:2892) e Taiwan Mobile (TW:3045); e Al Rajhi Bank (TADAWUL:1120).

EEMV ha raggiunto un massimo storico nel novembre 2021 ma ha perso il 13,2% da gennaio. I rapporti P/E e P/B si attestano rispettivamente a 13,59x e 1,89x. Gli investitori che cercano esposizione ai mercati emergenti dovrebbero tenere sotto controllo EEMV.

***

Il mercato attuale rende più difficile che mai prendere la giusta decisione. Pensiamo alle sfide:

  • Inflazione
  • Trambusti geopolitici
  • Tecnologie rivoluzionarie
  • Aumenti dei tassi di interesse

Per gestire tutti questi fattori, sono necessari dati buoni, strumenti efficaci per valutarli e dettagli su quello che implicano. Bisogna eliminare l’emozione dall’investimento e focalizzarsi sui fondamentali.

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Nota dell’editore: Non tutti gli asset descritti sono necessariamente disponibili su tutti i mercati regionali. Consultate un broker accreditato o un consulente finanziario per trovare strumenti simili che possano essere adeguati alle vostre esigenze. Questo articolo è a solo scopo informativo. È opportuno condurre una due diligence prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

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