Gli exchange-traded fund (ETF) Vanguard sono molto popolari tra gli investitori retail. In termini di asset gestiti, si tratta del più importante fornitore di ETF degli Stati Uniti. E quindi nell’articolo di oggi parleremo di tre fondi Vanguard con valide qualità che potrebbero interessare a molti lettori.
1. Vanguard High Dividend Yield ETF
- Prezzo attuale: 105,81 dollari
- Range su 52 settimane: 101,37 - 115,66 dollari
- Rendimento dividendo: 2,93%
- Percentuale di spesa: 0,06% annuo
Il primo fondo di oggi è Vanguard High Dividend Yield ETF (NYSE:VYM). Investe su aziende con alti rendimenti del dividendo. Il fondo è stato quotato per la prima volta nel novembre 2006.
VYM, che replica i ritorni dell’indice FTSE High Dividend Yield Index, possiede le azioni di 445 aziende. In termini di allocazione settoriale, troviamo finanziari (19,6%), sanitari (14,4%), beni di consumo (13,4%), industriali (10,1%) energetici (9,10%), beni di consumo voluttuari (9,0%) e tech (6,9%).
I primi 10 titoli rappresentano circa un quinto dei 55,8 miliardi di dollari di asset netti. Dunque, VYM è altamente liquido.
In cima alla lista ci sono Johnson & Johnson (NYSE:JNJ), Procter & Gamble (NYSE:PG), Exxon Mobil (NYSE:XOM), JPMorgan Chase (NYSE:JPM), Home Depot (NYSE:HD), Chevron (NYSE:CVX) e Pfizer (NYSE:PFE).
Ad inizio gennaio, VYM era scambiato ai massimi storici. Tuttavia, segna -5,6% sull’anno in corso. In confronto, l’indice S&P 500 ha perso quasi il 18% sull’anno finora.
I rapporti P/E e P/B si attestano rispettivamente a 14,9x e 2,5x. Gli investitori che cercano un fondo di titoli da dividendo a basso costo e diversificato dovrebbero tenere sotto controllo VYM.
2. Vanguard Information Technology ETF
- Prezzo attuale: 337,77 dollari
- Range su 52 settimane: 327,06 - 467,06 dollari
- Rendimento dividendo: 0,88%
- Percentuale di spesa: 0,1% annuo
Il nostro secondo fondo è Vanguard Information Technology ETF Shares (NYSE:VGT), che investe su alcuni dei maggiori nomi del settore IT. Il fondo ha cominciato gli scambi nel gennaio 2004.
VGT replica l’indice Vanguard Information Technology Index e al momento investe su 357 titoli. Tra i sottosettori troviamo: hardware tech, archiviazione e periferiche (24,0%); software di sistema (22,5%), semiconduttori (16,3%), servizi esterni e di elaborazione dati (11,40%), software applicativi (11,30%), attrezzature di comunicazione (3,00%) ed altri.
I primi 10 nomi rappresentano circa il 60% degli asset netti di 51,4 miliardi di dollari. Tra questi ci sono Apple (NASDAQ:AAPL), Microsoft (NASDAQ:MSFT), NVIDIA (NASDAQ:NVDA), Visa (NYSE:V), Mastercard (NYSE:MA), Broadcom (NASDAQ:AVGO) e Cisco Systems (NASDAQ:CSCO).
La maggior parte di questi nomi sono seguitissimi dagli investitori retail. Negli ultimi due decenni, i titoli tech, compresi i nomi IT, sono stati dei chiari vincitori a Wall Street. VGT ha di conseguenza registrato un massimo storico a fine dicembre 2021.
Tuttavia, l’avversione al rischio nel 2022 ha cambiato la scena di investimento. Come molti altri ETF focalizzati sul tech, VGT ha perso quasi il 26,3% del valore da gennaio. Allo stesso modo, l’indice Dow Jones U.S. Technology è sceso del 28,2%.
I rapporti P/E e P/B di VGT si attestano rispettivamente a 25,8x e 8,1x. Un ulteriore calo verso i 300 dollari offrirebbe un miglior punto di entrata agli investitori buy-and-hold.
3. Vanguard FTSE All-World ex-US Small-Cap ETF
- Prezzo attuale: 111,98 dollari
- Range su 52 settimane: 105,49 - 142,25 dollari
- Rendimento dividendo: 3,28%
- Percentuale di spesa: 0,07% annuo
Il nostro terzo fondo, Vanguard FTSE All-World ex-US Small-Cap Index Fund ETF Shares (NYSE:VSS), potrebbe interessare agli investitori che vogliono proteggere le loro scommesse oltre ai titoli statunitensi. Investe su società small-cap al di fuori degli USA. Il fondo è stato lanciato nell’aprile 2009.
VSS, che replica l’indice FTSE Global Small Cap ex-US Index, al momento investe su 4281 titoli. Quasi un quinto del portafoglio è dedicato agli industriali, seguiti da beni di consumo voluttuari (13,0%), materiali base (12,3%), immobiliari (11,3%), finanziari (11,1%), tech (11,0%), sanitari (6,0%) ed energetici (5,2%).
Circa un quarto dei nomi appartiene ai mercati emergenti. Seguono aziende con sede in Europa (33,4%), regione Pacifica (24,9%) e Nord America (16,80%). I primi 10 titoli rappresentano solo il 4% dei 10,0 miliardi di dollari di asset netti.
Tra i nomi principali ci sono numerose società canadesi. Tra queste, First Quantum Minerals (OTC:FQVLF) (TSX:FM), il cui prodotto principale è il rame; Tourmaline Oil (TSX:TOU) ed Emera (TSX:EMA); WSP Global (TSX:WSP); Open Text (NASDAQ:OTEX); e West Fraser Timber (NYSE:WFG).
VSS ha toccato un massimo storico a settembre 2021.Sull’anno in corso, però, è sceso del 16,42%. I rapporti P/E e P/B si attestano rispettivamente a 11,2x e 1,4x. I lettori che cercano esposizione alle small-cap al di fuori degli USA potrebbero approfondire questo ETF.
Nota dell’editore: Non tutti gli asset descritti sono necessariamente disponibili su tutti i mercati regionali. Consultate un broker accreditato o un consulente finanziario per trovare strumenti simili che possano essere adeguati alle vostre esigenze. Questo articolo è a solo scopo informativo. È opportuno condurre una due diligence prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.