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3 titoli da dividendo, difensivi, adatti all’attuale contesto di alto rischio 

Pubblicato 02.03.2022, 12:55
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Dopo una storica corsa rialzista seguita al tonfo dei mercati del marzo 2020, il 2022 è iniziato con uno scenario macro-economico molto diverso. Nei primi due mesi dell’anno, l’inflazione alta, la probabilità di aumenti dei tassi da parte della Fed e la paura di un downturn economico hanno generato degli ostacoli che hanno mandato i mercati in selloff.

La guerra russo-ucraina ha aggiunto un nuovo imprevedibile rischio per i mercati, sconvolgendo la stabilità finanziaria globale e preparando il terreno ad un altro ciclo inflazionario alimentato dalle materie prime.

Sebbene sia quasi impossibile per gli investitori azionari proteggere i propri portafogli da queste minacce, la gestione del rischio resta un fattore cruciale per chi ha un orizzonte a lungo termine.

Il modo migliore per farlo è diversificare e comprare titoli con beta bassi, meno volatili rispetto al mercato azionario generale.

Di seguito, abbiamo selezionato tre titoli del genere che gli investitori potrebbero considerare se puntano ad aggiungere un po’ di sicurezza al portafoglio:

1. BCE

  • Rendimento: 5,49%
  • Payout trimestrale: 0,92 dollari
  • Capitalizzazione di mercato: 47,83 miliardi di dollari

Il più grande operatore di telecomunicazioni del Canada, BCE Inc. (NYSE:BCE) è un titolo stabile e meno volatile che gli investitori a lungo termine potrebbero inserire nel portafoglio. Le società di telecomunicazioni non sono andate bene durante la pandemia, in quanto hanno faticato ad aumentare gli abbonati quando la maggior parte dei dipendenti lavorava da casa.

BCE Weekly Chart

BCE (TSX:BCE) è uno dei maggiori pagatori di dividendi sul TSX; il suo titolo statunitense offre un rendimento di quasi il 6%. Il mese scorso, nel suo report sugli utili trimestrali, BCE ha annunciato un aumento del 5% del dividendo trimestrale ed un incremento del programma di spesa che estenderà la fibra fino a 900.000 nuove località. L’operatore di telecomunicazioni probabilmente trarrà vantaggio dalla sua presenza nella fibra nell’imminente ciclo di aggiornamento al 5G.

Quindi BCE è una buona scelta se non puntate a ritorni stellari in breve tempo e vi vanno bene dei ritorni medi e stabili su un orizzonte più lungo. Il titolo ieri ha chiuso a 52,61 dollari a Wall Street.

2. Walmart

  • Rendimento: 1,65%
  • Payout trimestrale: 0,56 dollari
  • Capitalizzazione di mercato: 377,2 miliardi di dollari

Il più grande distributore fisico al mondo, Walmart (NYSE:WMT), è un solido titolo difensivo da tenere in portafoglio, uno che può fare da scudo da una potenziale svolta al ribasso del mercato azionario.

Nei periodi di difficoltà, il titolo Walmart ha storicamente battuto in termini di performance l’S&P 500, e di un ampio margine. Ad esempio, durante il tonfo del 2020, il titolo ha continuato a restare in territorio positivo nonostante il riferimento fosse entrato in territorio ribassista. E durante le recessioni del 2002 e del 2008 Walmart ha prodotto ritorni positivi, mentre l’S&P 500 è crollato.

Walmart Weekly Chart

L’ultimo esempio di questa forza è arrivato il mese scorso, quando il distributore di Bentonville, Arkansas, ha superato le aspettative sui profitti trimestrali di Wall Street ed ha pubblicato un ottimo report sugli utili.

I margini lordi della società, un indicatore della redditività, hanno superato le stime degli analisti nel quarto trimestre, balzando al 23,8%, grazie alla forza delle attività USA.

Il dividendo di Walmart solido come una roccia è un vantaggio in più. Con un rendimento di poco meno del 2% ed un payout trimestrale di 0,56 dollari, il titolo è una scelta eccellente per i periodi di alti e bassi sui mercati. La storia dell’azienda per quanto riguarda il restituire soldi ai suoi investitori è straordinaria. Ieri ha chiuso a 135,99 dollari.

3. Coca-Cola

  • Rendimento: 2,84%
  • Payout trimestrale: 0,44 dollari
  • Capitalizzazione di mercato: 268,67 miliardi di dollari

Il colosso di cibo e bevande con sede ad Atlanta, Coca-Cola (NYSE:KO), è un altro candidato adatto agli investitori poco propensi al rischio. La società paga i dividendi da oltre un secolo, a dimostrazione della forza del suo marchio e della sua capacità di sopravvivere anche nei periodi più difficili.

KO Weekly Chart

Secondo i dati di Bloomberg, gli utili per azione comparabili per il quarto trimestre battono le stime per il nono trimestre consecutivo. L’ultimo trimestre è stato anche il primo, dall’inizio della pandemia, in cui i volumi non nazionali hanno superato i livelli del 2019.

Inoltre, nell’ambito del piano per andare oltre il nome del marchio e diventare una “compagnia interamente di bibite”, Coca Cola sta acquisendo società di bevande startup che facciano una buona impressione ai suoi clienti salutisti e sta cercando nuove aree di crescita.

In un periodo in cui i consumatori attenti alla salute si stanno allontanando dalle bevande a base di zuccheri, il proprietario dei marchi Minute Maid, Simply, Dasani e Schweppes sta espandendo la sua offerta di prodotti salutari. Tra i suoi recenti investimenti troviamo Honest Tea, Fairlife e Suja Life.

Coca-Cola ieri ha chiuso a 61,97 dollari ad azione.

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