Il Presidente USA Joseph Biden ha rinominato il Presidente della Federal Reserve Jerome Powell a guida della banca centrale per un secondo mandato all’inizio di questa settimana. Lael Brainard, l’altra candidata, è stata scelta come vice presidente della Fed. La notizia ha alimentato le aspettative dei mercati di aumenti dei tassi il prossimo anno, quando la banca centrale statunitense terminerà il tapering del suo programma di acquisti di bond.
In effetti, i contratti dei future legati alla politica di tassi della Fed indicano che i mercati monetari ora si aspettano che la banca centrale alzerà i tassi di interesse di 25 punti base già nel giugno 2022.
Fonte: Investing.com
Considerati questi aspetti, ecco tre titoli di successo sull’anno in corso destinati a segnare nuovi massimi, con la Fed che comincerà ad inasprire la politica monetaria nei prossimi mesi.
1. Morgan Stanley (NYSE:MS)
- Performance sull’anno in corso: +48,6%
- Capitalizzazione di mercato: 182,8 miliardi di dollari
Morgan Stanley (NYSE:MS) ha prosperato quest’anno, raccogliendo i frutti di un’economia in ripresa, di una robusta attività di investment banking, di un fiorente mercato IPO e di una riduzione dell’esposizione alle perdite su crediti. L’agenzia di servizi finanziari con sede a New York City ha visto il suo titolo balzare di quasi il 49% sull’anno in corso, superando di gran lunga i ritorni comparabili sia dell’indice Dow Jones Industrial Average che dell’S&P 500.
Il titolo di MS ha chiuso la seduta di ieri a 101,86 dollari, non lontano dal picco record di 105,95 dollari raggiunto il 28 settembre. Ai livelli attuali, il colosso dell’investment banking, che gestisce oltre 1,1 mila miliardi di asset totali, ha una market cap di circa 182,8 miliardi di dollari.
Dato il previsto aumento dei tassi sul mercato dei Treasury in conseguenza delle crescenti aspettative che i tassi di interesse saliranno il prossimo anno, il titolo di MS sembra un investimento solido mentre andiamo verso il 2022.
Il 14 ottobre Morgan Stanley ha pubblicato risultati del Q3 che hanno battuto le stime degli analisti, grazie all’ottima performance dell’investment banking ed alle tariffe di gestione asset da record. Soprattutto, negli ultimi mesi, il colosso di Wall Street ha aumentato gli sforzi per restituire più denaro agli azionisti, con maggiori payout dei dividendi e riacquisti di azioni.
Menzioni speciali: JPMorgan Chase (NYSE:JPM), Bank of New York Mellon (NYSE:BK) (NYSE:BK), Zions Bancorporation (NASDAQ:ZION) (NASDAQ:ZION)
2. NASDAQ Inc
- Performance sull’anno in corso: +56,6%
- Capitalizzazione di mercato: 34,8 miliardi di dollari
Il titolo di NASDAQ Inc (NASDAQ:NDAQ), che è rimbalzato di circa il 57% sull’anno in corso, sembra destinato ad un ulteriore apprezzamento nei prossimi mesi, con gli investitori che si aspettano tassi di interesse più alti nel 2022. In quanto uno dei maggiori operatori di borsa al mondo, NASDAQ, che possiede il NASDAQ Stock Exchange, tende a generare solidi ritorni in contesti di tassi sia alti che bassi.
La società di servizi finanziari è destinata a trarre vantaggio dall’aumento della volatilità derivante dalle misure di inasprimento della Fed.
Il titolo di NDAQ, che ha segnato un massimo storico di 214,96 dollari il 5 novembre, ha chiuso a 207,91 dollari ieri, con una market cap di circa 34,8 miliardi di dollari per la multinazionale con sede a New York City.
NASDAQ ha riportato risultati del terzo trimestre straordinari il 20 ottobre, superando le aspettative su utili e ricavi grazie all’impennata di offerte pubbliche iniziali ed alla solida domanda per i suoi prodotti di investimento. L’operatore di borsa ha ottenuto 147 nuove quotazioni nel trimestre luglio-settembre, con titoli come Robinhood Markets (NASDAQ:HOOD), Duolingo (NASDAQ:DUOL), e Freshworks (NASDAQ:FRSH).
Menzioni speciali: S&P Global (NYSE:SPGI), CME Group (NASDAQ:CME), Intercontinental Exchange (NYSE:ICE)
3. Apple (NASDAQ:AAPL)
- Performance sull’anno in corso: +21,6%
- Capitalizzazione di mercato: 2,65 mila miliardi di dollari
Apple (NASDAQ:AAPL) ha visto il suo titolo schizzare nelle ultime settimane, arrivando ad una serie di massimi storici sulla scia dell’entusiasmo per il piano di sviluppo di un suo veicolo elettrico, nonché per la domanda da record per il suo prodotto di punta, l’iPhone 13.
Dopo aver segnato il record di 165,70 dollari lunedì, il titolo di AAPL, balzato di circa il 22% sull’anno in corso, ha chiuso la seduta di ieri a 161,41 dollari. Il colosso del tech con sede a Cupertino, California, ha una capitalizzazione di mercato di 2,65 mila miliardi di dollari, che la rende la compagnia con più valore scambiata sulla borsa statunitense.
I ricavi annuali di Apple per l’anno fiscale 2021 sono balzati del 33% dall’anno prima a ben 366 miliardi di dollari, mentre la liquidità è arrivata a 191 miliardi di dollari. Considerati questi aspetti, AAPL si prepara ad essere avvantaggiata nei prossimi mesi, anche se i trader continuano ad aspettarsi degli aumenti dei tassi USA il prossimo anno.
I dati sui ricavi del Q4 hanno deluso le stime, tuttavia gli utili sono stati in linea con le attese. L’amministratore delegato Tim Cook ha attribuito la delusione delle vendite ai problemi di approvvigionamento che, avverte, comporteranno limitazioni della produzione di iPhone, iPad e Mac.
Menzioni speciali: Amazon (NASDAQ:AMZN) (NASDAQ:AMZN), Alphabet (NASDAQ:GOOGL) (NASDAQ:GOOGL), Netflix (NASDAQ:NFLX) (NASDAQ:NFLX)