Dopo più di due anni di pause, di cambi di direzione e di incertezze, la Fed ha finalmente dato il via a un nuovo ciclo, tagliando il tasso overnight di 50 punti base e presentando un dot plot ancora più cauto del previsto. Questa volta la Fed ha eliminato gran parte delle congetture, segnalando chiaramente che sta tagliando i tassi al livello neutrale intorno al 3%.
Diamo un’occhiata più approfondita a come i mercati hanno reagito ai tagli sorprendentemente dovish della Fed.
1. Il rimbalzo dei titoli obbligazionari
È interessante notare che il tasso dei decennali è salito di sei punti base, il che non è quello che ci si aspetterebbe di solito. Tuttavia, se il tasso dei Treasury a 2 anni si dirige verso il 3%-3,25% e il decennale di solito tratta circa 200 punti base in più rispetto al biennale, il decennale potrebbe aumentare leggermente da qui. Questo potrebbe spiegare l’inatteso aumento del tasso decennale; un altro fattore potrebbe essere il posizionamento sul mercato, come sempre, ci vorrà un giorno o poco più per capirlo.
2. L’S&P 500 affronta un top 2B
Il movimento di ieri sull’indice S&P 500 ha creato un top 2B. Il rally si è spinto ben al di sopra dei massimi del 16 luglio, per poi chiudere più in basso e al di sotto dei massimi precedenti. Nella mia esperienza, i top 2B hanno funzionato abbastanza bene, anche se non sempre. Se si tratta di un top 2B, potremmo assistere a un movimento al di sotto dei livelli del 5 agosto, e così inizia.
3. Il Nasdaq 100 deve salire di nuovo
Il NASDAQ 100 è salito al livello di ritracciamento del 78,2% e ha testato la tendenza al ribasso per il secondo giorno consecutivo. Finora non è riuscito a fare un rialzo convincente. A questo punto, ha bisogno di una rottura al rialzo perché, se non dovesse accadere oggi, il peso dell’evidenza suggerisce che potrebbe scendere.
4. I semiconduttori raggiungono il supporto della tendenza al ribasso
SMH ha raggiunto la tendenza al ribasso e il livello di ritracciamento del 61,8% per quella che sembra essere la terza volta. I semiconduttori sono un settore cruciale in questo mercato e se non si muovono al rialzo, non credo che lo faranno nemmeno l’S&P 500 o il NASDAQ.
Gran parte di questo fenomeno è legato a Nvidia (NASDAQ:NVDA), che ha faticato a superare il livello di 120 dollari. Ora che il titolo è scambiato al di sotto dei 115 dollari, ci si chiede se i delta delle call di livello inferiore cominceranno a decadere con la diminuzione del valore temporale.
Se Nvidia non riesce a salire, allora i semiconduttori non possono salire, e nemmeno l’S&P 500 e il NASDAQ 100.
5. USD/CAD: un breakout
Il mio dubbio più grande è se USD/CAD riuscirà a rompere il livello di 1,36, in quanto continua a essere uno strumento eccellente per individuare i top e i bottom dell’S&P 500. Se l’USD/CAD riuscirà a indebolirsi oltre 1,36, credo che confermerà che l’S&P 500 si sta dirigendo verso il basso.
Abbiamo ricevuto i dati sui margini dalla FINRA, che hanno mostrato che i livelli dei margini sono scesi ad agosto. Si tratta del quarto mese consecutivo senza un aumento dei livelli di margine, il che potrebbe spiegare perché il mercato azionario si è bloccato.
Inoltre, i saldi delle riserve sono scesi ieri a 3.220 miliardi di dollari. Ora che USD/JPY è stato tagliato fuori come valuta di finanziamento, l’S&P 500 è in ritardo di qualche giorno rispetto alle variazioni delle riserve. Di conseguenza, oggi potremmo avvicinarci a un punto in cui un calo significativo potrebbe essere pronto a materializzarsi.