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AMD: dopo essere schizzato del 30% in un mese, è diventato troppo costoso?

Pubblicato 09.11.2021, 10:47
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

Il titolo di Advanced Micro Devices (NASDAQ:AMD) continua a sorprendere persino i pronosticatori più rialzisti. Il titolo è balzato di circa il 30% nell’ultimo mese, e di circa il 63% sull’anno in corso. Ieri ha chiuso in salita del 10%.

AMD Weekly TTM

Questo possente rally ha spinto gli investitori a chiedersi quanto ancora potrà durare lo slancio e se il produttore di chip non sia scambiato oltre i suoi fondamentali. Le ultime evidenze suggeriscono che questi rialzi sono sostenuti da un solito vantaggio competitivo che la società di Santa Clara, California, ha ottenuto negli ultimi cinque anni rispetto ai rivali di settore.

Inoltre, l’impennata di ieri è stata alimentata dalla notizia che il colosso dei social Meta Platforms (NASDAQ:FB), più comunemente noto come Facebook, avrebbe scelto i chip EPYC di AMD per il suo data center.

Il mese scorso, AMD ha pubblicato per l’ennesima volta dei risultati trimestrali straordinari, insieme a previsioni solide per il quarto trimestre, suggerendo che il boom di prodotti elettronici dovuto alla pandemia è tutt’altro che finito.

AMD si aspetta 4,5 miliardi di dollari di vendite nel quarto trimestre, alimentati dalle divisioni computing e grafica. Si tratta di una crescita del 39% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Se la società dovesse riuscire a registrare questa espansione, le vendite per l’anno fiscale in corso aumenteranno di oltre il 50%.

AMD continua a rosicchiare partecipazione di mercato al suo rivale, Intel (NASDAQ:INTC), che ora prospetta una crescita pressoché invariata per il 2021.

Secondo Mercury Research, Intel ha perso circa quattro punti percentuali di partecipazione a favore di AMD sul mercato dei processori server nel secondo trimestre, rispetto all’anno prima. Questo trend probabilmente accelererà, con i revisori di terze parti che confermano il netto vantaggio in termini di performance del processore EPYC di AMD rispetto ai prodotti Intel.

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Fino a poco tempo fa, la divisione centri dati di Intel serviva più del 99% del mercato dei chip fondamentali per reti aziendali e infrastrutture internet. Ma questo vantaggio viene minacciato da anni di passi falsi nelle operazioni di produzione di Intel.

La divisione Cloud di Google Alphabet (NASDAQ:GOOGL) a giugno ha annunciato che offrirà servizi di cloud-computing basati sugli ultimi chip per centri dati di AMD. Fornitori di cloud-computing come Google ed Amazon (NASDAQ:NASDAQ:AMZN) sono alcuni dei maggiori acquirenti di chip per centri dati.

Miglioramento dei margini

AMD è meglio posizionato per una buona performance anche in un periodo in cui la carenza di chip sta danneggiando molti operatori del settore, durante la pandemia di COVID-19. Ciò che differenzia AMD è la sua relazione storica con il suo principale fornitore, Taiwan Semiconductor Manufacturing (NYSE:TSM), che possiede alcuni dei principali impianti di produzione mondiali di chip. Quest’anno, TSMC ha dichiarato che il suo segmento “computing ad alta performance”, in cui rientra l’attività di AMD, sarà un “importante fattore di crescita” per la società.

In un contesto di vendite robuste, AMD sta inoltre riuscendo a mantenere sotto controllo i costi, al fine di incrementare la redditività. Il suo margine lordo è stato del 48% nel terzo trimestre, in salita dal 44% dello scorso anno, con i clienti intenzionati a pagare di più per i suoi chip. Ha previsto margini lordi del 49,5% nel quarto trimestre.

Questi guadagni hanno spinto molti analisti ad alzare i prezzi obiettivo sul titolo di AMD per i prossimi 12 mesi.

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BofA Securities ha confermato il rating “buy” ed ha alzato il prezzo obiettivo da 135 a 150 dollari. Il titolo di AMD ieri ha chiuso a 138,92 dollari.

Anche Wells Fargo ha ribadito il rating “overweight” sul titolo, portando il prezzo obiettivo da 120 a 145 dollari. Hans Mosesmann di Rosenblatt Securities ha scritto in una recente nota che la storia di “Davide contro Golia” di AMD comincia solo ora ad essere presa sul serio dagli investitori; Mosesmann ha alzato il prezzo obiettivo a 180 dollari, da 150. Ha aggiunto che le attività di AMD stanno vedendo:

“…una domanda più forte del previsto, un aumento della partecipazione ed una gestione migliore delle attese per quanto riguarda i problemi di approvvigionamento”.

Morale della favola

Ci sono molti fattori possenti che stanno aiutando AMD a proseguire la sua traiettoria di crescita. Tra questi, il successo del lancio dei suoi prodotti, l’aumento della partecipazione di mercato e l’espansione dei margini dovuta al controllo dei costi.

Fino a quando questi fattori resteranno in gioco, il titolo di AMD non sembra costoso, anche se continua ad essere scambiato vicino ai massimi storici.

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