Ieri, Nvidia (NASDAQ: NVDA) ha iniziato a scambiare con il suo nuovo aggiustamento dello stock split 10 a 1. Nonostante un breve calo del 2,3%, le azioni NVDA sono schizzate e continuano a scambiare in modo laterale a 120 dollari ad azione. Il titolo NVDA è ora “più economico” rispetto al suo storico rivale a questo prezzo.
Advanced Micro Devices (NASDAQ:AMD) è scambiato a 163 dollari per azione, il 75% al di sopra del minimo di 52 settimane di 93,11 dollari. Sull’anno in corso, AMD è salito solo del 19%, rispetto al +151% di NVDA.
Grazie allo stock split, Nvidia ora guadagnerà più terreno oppure AMD ci riserverà delle sorprese?
Cambiano i domini di mercato per NVDA e AMD
Entrambe le compagnie competono sul mercato dei PC come fonte di guadagno originale. AMD, in particolare, domina il mercato delle console di videogiochi, con la GPU della PS5 che proviene dall’architettura RDNA di AMD. Allo stesso modo, le console Xbox di Microsoft usano soluzioni CPU e GPU di AMD.
Ciò dimostra la maestria di AMD nel dominio System-on-Chip (SoC), alimentata ulteriormente dalle ultime APU della serie Ryzen 8000G. Paragonabili alle prestazioni delle console di gioco, questi chip a pacchetto singolo rendono più convincente la scelta di mini PC economici rispetto all’acquisto di nuove console.
Tuttavia, Nvidia ha superato il settore dei desktop e laptop per consumatori passando ai data center e all’high-performance computing (HPC). Al contempo, Nvidia fa la parte del leone sul mercato delle GPU, con l’80% contro il 19% di AMD, in base ai dati di Jon Peddie del Q4 2023.
Tuttavia, c’è stata una notevole tendenza di AMD ad aumentare la sua partecipazione di mercato su base annua del 7%, mentre quella di Nvidia è scesa del 2%. Ciononostante, Nvidia ha più che compensato con l’enorme crescita delle entrate da data center del 427% YoY a 22,6 miliardi di dollari.
Per fare un paragone, AMD ha riportato per lo stesso periodo del Q1 ‘24 entrate totali di 5,47 miliardi di dollari, un rialzo YoY di appena il 2%. E, di queste entrate totali, solo 2,3 miliardi derivano dal segmento data center.
AMD può prendersi una fetta della torta IA generata da Nvidia?
Chiaramente, l’agilità di Nvidia nello spingere i chip H100 per allenare i primi modelli linguistici dell’intelligenza artificiale è stata una scommessa che ha decisamente dato i suoi frutti.
AMD ora deve competere con la dominante partecipazione di mercato del 94% di Nvidia nel segmento dei data center, second Mercury Research. Nvidia ha compiuto questa prodezza spingendo il suo framework Ageia PhysX per le simulazioni, oltre a numerose librerie, CUDA Toolkit, HPC SDK, Modulus e IndeX.
In altre parole, Nvidia ha trovato la formula per lo sviluppo delle app potenziate dall’intelligenza artificiale insieme all’offerta di chip IA. Invece, i chip acceleratori MI325X di AMD, apparentemente più convenienti, si occupano solo del lato hardware dell’equazione. Il framework Vitis AI di AMD dovrà quindi dipendere dal tasso di adozione dei nuovi chip AMD.
Nell’ultima call sugli utili, la CEO di AMD Lisa Su ha prospettato una crescita modesta dalle entrate GPU dei data center, dalla stima di 3,5 miliardi di dollari a gennaio ad oltre 4 miliardi di dollari entro la fine del 2024.Intanto, il CEO di Microsoft (NASDAQ:MSFT) Satya Nadella ha lodato la serie MI300X AMD, per la sua infrastruttura cloud Azure, dicendo che “offre la migliore performance di prezzo su GPT-4 per inferenza”.
Invece, Elon Musk ha dato la priorità ai chip Nvidia per le sue compagnie X e xAI.
Inoltre, ci vorrà un po’ prima che AMD si metta al passo con i rilasci in-sync di Nvidia di GPU con versioni proprietarie di CUDA Toolkit. Come abbiamo detto, questi toolkit hanno finora conquistato molti sviluppatori e ricercatori IA.
Per chi si ricorda la storia della lotta Nvidia/AMD sul mercato dei giochi per PC, questo rispecchia l’impiego del ray-tracing in tempo reale (RTX), del deep learning super sampling (DLSS), del G-Sync e di altri standard di Nvidia per conquistare i giocatori. Questo approccio ha portato Nvidia in una posizione tale da dominare i segmenti gaming e data center.
Quale compagnia ha le migliori tecnologie alla base?
Proseguendo la sua strategia di unificazione con le APU, AMD distribuirà l’architettura Embedded+, che combina i chip AI Versai con le CPU Ryzen. Questi chip sono ampiamente utilizzati nell’automazione e nella robotica. Il MI325X di nuova generazione di AMD sarà caratterizzato da un packaging a 3 nm con memoria HBM3E, mentre le nuove CPU Zen 5 di AMD (nome in codice “Turin”) si dice che avranno fino a 192 core e 384 thread.
Anche le prossime GPU di Nvidia, la serie Blackwell, saranno caratterizzate da un processo a 3 nm grazie alle fonderie all’avanguardia di TSMC. Secondo il Commercial Times, l’H200 di Nvidia userà il 4 nm mentre B100 adotta il processo da 3 nm.
In base a questi trend, Nvidia e AMD sono testa a testa nell’arena del tech. Ciò rispecchia la storia delle due compagnie, con prodotti paragonabili ma con AMD che si rivolge al settore della fascia media con prezzi competitivi.
Stavolta, Nvidia è riuscita ad ottenere una torta più grande nell’intelligenza artificiale, con la sua offerta coordinata CUDA/GPU.
Importa il fatto che Nvidia sia overbought?
Il rapporto prezzo/utili (P/E) di Nvidia era 102 nel 2024 (fiscale) e si stima scenda a 47 il prossimo anno. Il P/E di AMD era 84 l’anno scorso, e dovrebbe arrivare a 64 il prossimo anno. Sebbene i P/E di entrambe le compagnie suggeriscano una forte fiducia degli investitori, il calo del P/E di Nvidia indica una correzione di prezzo e una crescita degli utili meno rischiosa.
Gli analisti credono che sia AMD che NVDA siano buone scelte per la tesi di investimento IA, nonostante il tonfo di AMD a maggio in scia alle previsioni più basse delle attese. I dati di Nasdaq pongono AMD a un prezzo obiettivo medio di 191 dollari, contro gli attuali 163 dollari. Il prezzo obiettivo medio di Nvidia è 187,76 dollari rispetto agli attuali 120 dollari ad azione.
E questo dà a Nvidia un potenziale di rialzo del 56% contro il 17% di AMD. In altre parole, lo stock split di Nvidia è stata la mossa giusta al momento giusto, alimentando ulteriormente la fiducia degli investitori.
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