- Pubblicazione risultati 1° trimestre domani, martedì 4 maggio, prima dell’apertura dei mercati
- Previsioni sulle entrate: 13,67 miliardi di dollari
- Previsioni utili per azione: 0,78 dollari
Nonostante abbia sviluppato il primo vaccino contro il COVID-19 autorizzato per l’utilizzo negli Stati Uniti, insieme al partner tedesco BioNTech SE (NASDAQ:BNTX), il titolo di Pfizer (NYSE:PFE) non è nemmeno lontanamente vicino ad un livello che indichi che gli investitori stanno festeggiando il successo del colosso farmaceutico.
Grafico settimanale PFE sui 12 mesi precedenti (TTM)
Il titolo è rimbalzato solo dell’8% nell’ultimo anno, in un periodo in cui le azioni di BioNTech sono schizzate di oltre il triplo rispetto al livello precedente all’approvazione USA.
Il motivo per cui Pfizer continua a restare indietro? Gli analisti semplicemente non vedono le vendite di vaccino statunitensi e globali produrre un impatto abbastanza grande sulla redditività della riga dei risultati della società con sede a New York nell’immediato futuro. Il titolo venerdì ha chiuso a 38,65 dollari.
Il colosso farmaceutico globale dovrebbe riportare un profitto di 0,78 dollari ad azione quando pubblicherà i risultati del primo trimestre domani. Si tratta di una performance pressoché invariata rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Le vendite probabilmente saliranno del 14% a 13,67 miliardi di dollari, in base alle stime medie degli analisti.
Anche le vendite dei farmaci di Pfizer, insieme a quelle delle altre case farmaceutiche, stanno soffrendo, dal momento che durante la pandemia gli ospedali hanno dovuto cancellare gli interventi non urgenti in alcuni casi, mentre alcuni pazienti hanno scelto di rinviare le cure non urgenti.
Ma la performance poco entusiasmante del titolo di Pfizer crea una buona opportunità per gli investitori a lungo termine che puntano a comprare un titolo del settore sanitario ad un prezzo ragionevole.
La società si trova in un’ottima posizione per accrescere il successo del suo vaccino e creare un flusso di ricavi permanente per il vaccino, la biotecnologia usata per crearlo, le dosi di richiamo ed ulteriori tipi futuri di vaccinazione. E questo è particolarmente importante dato che i suoi principali rivali, Johnson & Johnson (NYSE:JNJ) ed AstraZeneca (NASDAQ:AZN) stanno facendo i conti con le conseguenze dei loro vaccini, causate da casi di coaguli in piccoli segmenti della popolazione complessiva.
Altri farmaci a base di RNA all’orizzonte
I funzionari della società, guidati dall’amministratore delegato Albert Bourla, durante una conference call a febbraio hanno dichiarato che il vaccino sembra in grado di agire contro le nuove varianti, che il prezzo potrebbe salire e che sono in arrivo nuovi prodotti basati sulla tecnologia ad RNA messaggero.
Il vaccino per il COVID-19 di Pfizer ha già un prezzo più alto rispetto ai rivali, secondo Bloomberg. In base ai termini dell’accordo di fornitura con gli Stati Uniti, ogni dose delle due previste costa 19,50 dollari. Invece AstraZeneca, che non ha ancora ottenuto l’approvazione negli Stati Uniti per il suo vaccino da due dosi, ha reso noto che il prezzo sarà di meno di 4 dollari a dose.
Il flusso di entrate creato dal COVID-19 probabilmente persisterà ben oltre la fine della pandemia. Bourla ha riferito alla CNBC la scorsa settimana che il farmaco orale sperimentale di Pfizer per il trattamento del virus ai primi sintomi della malattia potrebbe essere disponibile entro la fine dell’anno.
Se i test clinici dovessero andare bene e la Food and Drug Administration dovesse approvarlo, il farmaco potrebbe essere distribuito negli USA entro fine anno, ha riferito Bourla a Squawk Box della CNBC.
Oltre ad essere il chiaro leader nell’arena dei farmaci contro il COVID, Pfizer si trova anche in una buona posizione per sbloccare ulteriore valore per i suoi investitori dopo l’ultima ristrutturazione aziendale.
La società di recente ha completato lo spinoff della sua divisione di farmaci non protetti da brevetto per separare i prodotti più vecchi e con margine minore dal portafoglio ad alta crescita. I più venduti, come il farmaco per il cancro Ibrance, l’anticoagulante Eliquis ed il franchise del vaccino Prevnar hanno un forte potenziale di crescita.
Il rendimento del dividendo annuo di oltre il 4% di Pfizer rappresenta un altro aspetto allettante per gli investitori value. Con un payout ratio del 60%, la società è in buona posizione per alzare il dividendo in futuro.
Morale della favola
Dopo il successo nello sviluppo del vaccino, il titolo di Pfizer offre un allettante punto di entrata per gli investitori a lungo termine che puntano a guadagnare stabili entrate da dividendi da un titolo sanitario sicuro.
Il report sugli utili di domani potrebbe dimostrarlo.