Buongiorno ai Lettori di Investing.com.
In attesa dei dati cruciali odierni, sia lato USA che lato Canada, il sentiment degli investitori è notevolmente migliorato dopo aver appreso che le tariffe volute dal Presidente Trump non colpiranno Messico e Canada fin tanto che non sarà rinegoziato l’accordo NAFTA.
A ciò aggiungiamoci anche i segnali di pace tra le due Coree e la possibilità di dialogo con gli Stati Uniti. Trump incontrerà Kim Jong Un in un summit che si terrà tra aprile e maggio per discutere del programma nucleare della Corea del Nord, pensandoci è sicuramente un’anomalia, visto e considerato quanto accaduto in precedenza fra i due.
A detta di molti analisti, Trump sta ottenendo ciò che voleva, ovvero manipolare i mercati tramite la propria personalità.
In un certo qual modo è vero, visto e considerato che i movimenti delle ultime settimane non sono stati per nulla scontati.
La propensione al rischio ha tolto fiato alle valute rifugio, soprattutto al Franco Svizzero, sul fronte obbligazioni registriamo invece un incremento del rendimento della scadenza a 2 anni mentre il decennale americano s’è mosso di poco. In tutto questo contesto ecco un nuovo rimbalzo del Dollaro.
Ma sarà bene non abbassare la guardia perché oggi ci attende un’altra giornata estremamente volatile con i libri paga non agricoli e tutti gli annessi e connessi.
Sappiamo come la curva dei rendimenti sia sensibile alle aspettative di inflazione e eventuali sorprese sulle dinamiche salariali potrebbero innescare movimenti importanti.
Wall Street chiudeva la penultima sessione settimana in territorio positivo con l’SP 500 + 0,4% a 2739 punti, mentre i mercati asiatici hanno risposto bene alle news sulla Corea del Nord, con il Nikkei + 0,5% (aiutato da uno yen più debole).
I mercati europei sono cauti, evidentemente in attesa di capire cosa succederà nel pomeriggio.
Cautela che si respira anche sul mercato valutario, dove lo yen è il principale protagonista in negativo.
L’XAU/USD, causa rimbalzo del dollaro, ha perso circa $ 3 mentre il Future Petrolio Greggio WTI sta cercando consolidare dopo il recente ribasso.
Come detto i dati occupazionali USA rappresentano il movers odierno tuttavia, prima, attenzione alla produzione industriale britannica delle 10:30 che dovrebbe risalire a + 1,8% annuo, dallo 0,0% del mese scorso.
Dopodiché spazio ai libri paga non agricoli che dovrebbero attestarsi sulle 200.000 unità (200.000 anche il mese scorso), ma nella scia del forte aumento ADP crescono le probabilità di una sorpresa al rialzo.
Nonostante ciò i salari dovrebbero rappresentare il dato più importante in assoluto dopo la sorpresa al rialzo del mese scorso.
Il mercato si aspetta che crescano dello 0,2% su base mensile, che si tradurrebbe a + 2,8% l’annualizzato (da + 2,9% del mese scorso).
Il tasso di disoccupazione dovrebbe scendere leggermente al + 4,0% (da + 4,1%), il che significa che i dati sulla sottoccupazione assumeranno un interesse maggiore, visto l’aumento degli ultimi 2 mesi e in particolare dell'8,2% il mese scorso.
Il tasso di partecipazione attualmente è al 6,7% negli ultimi quattro mesi.