- Gli utili delle delle Big Tech, il report sull’occupazione negli Stati Uniti e i dati sull’inflazione PCE saranno al centro dell’attenzione questa settimana.
- Meta è posizionata per ottenere risultati solidi, beneficiando di un panorama pubblicitario digitale favorevole e del successo dell’integrazione dell’intelligenza artificiale nelle sue piattaforme.
- Intel continua ad affrontare significative sfide operative e finanziarie, mettendo in dubbio la sua capacità di competere efficacemente nel mercato dei semiconduttori.
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Le azioni statunitensi hanno chiuso venerdì in modo contrastato, con l’indice tech Nasdaq Composite che ha raggiunto un nuovo record grazie al rally dei titoli delle megacapitali tecnologiche.
Solo il Nasdaq ha chiuso la settimana con un guadagno dello 0,2%, mentre l’indice S&P 500 è sceso dell’1% e il Dow Jones Industrial Average è sceso del 2,7%. Sia l’S&P 500 che il Dow hanno interrotto una striscia vincente di sei settimane.
I titoli azionari sono stati turbati da una rapida impennata dei rendimenti, in quanto le scommesse sul taglio dei tassi da parte della Federal Reserve sono state disattese dalle aspettative di un rafforzamento delle prospettive economiche.
Fonte: Investing.com
La settimana che ci attende si preannuncia ricca di eventi che movimenteranno il mercato, mentre gli investitori continueranno a valutare le prospettive dell’economia, dell’inflazione e dei tagli dei tassi.
L’evento più importante del calendario economico sarà il report sull’occupazione negli Stati Uniti di venerdì, che dovrebbe mostrare che l’economia ha aggiunto 111.000 posti di lavoro. Il tasso di disoccupazione dovrebbe rimanere stabile al 4,1%.
In agenda anche l’indice dei prezzi delle spese per consumi personali (PCE), che rappresenta l’indicatore dell’inflazione preferito dalla Fed.
Fonte: Investing.com
Nel frattempo, i funzionari della Fed saranno in un periodo di blackout in vista della riunione politica della banca centrale statunitense prevista per il 7 novembre. Secondo i dati di domenica mattina dello Strumento di monitoraggio della Fed di Investing.com, i trader vedono il 92% di possibilità che la Fed tagli i tassi di 25 punti base il mese prossimo.
Intanto, la stagione degli utili entra nel vivo, con cinque dei “magnifici sette” titoli tecnologici pronti a comunicare i loro ultimi risultati. Alphabet (NASDAQ:GOOGL) presenterà i propri risultati martedì sera, Microsoft (NASDAQ:MSFT) e Meta Platforms (NASDAQ:META) mercoledì, mentre Apple (NASDAQ:AAPL) e Amazon (NASDAQ:AMZN) giovedì.
A queste mega-capitali si aggiungeranno aziende di rilievo come Advanced Micro Devices (NASDAQ:AMD), Intel (NASDAQ:INTC), Coinbase (NASDAQ:COIN), Uber (NYSE:UBER), PayPal (NASDAQ:PYPL), Visa (NYSE:V), Mastercard (NYSE:MA), McDonald’s (NYSE:MCD), Eli Lilly (NYSE:LLY), ExxonMobil (NYSE:XOM) e Chevron (NYSE:CVX).
Indipendentemente dalla direzione che prenderà il mercato, qui di seguito evidenzio un titolo che probabilmente sarà richiesto e un altro che potrebbe subire un nuovo ribasso. Ricordate però che il mio orizzonte temporale è solo per questa settimana, da lunedì 28 ottobre a venerdì 1 novembre.
Da comprare: Meta Platforms
Meta Platforms si distingue come top buy questa settimana, con l’attesissimo rapporto sugli utili del terzo trimestre che sarà un importante catalizzatore per il gigante tecnologico.
Meta dovrebbe presentare il suo aggiornamento sul terzo trimestre dopo la chiusura del mercato statunitense, mercoledì alle 16:05 ET. L’amministratore delegato Mark Zuckerberg e il direttore finanziario Susan Li discuteranno i risultati nel corso di una calle alle 17:00, gli investitori seguiranno da vicino l’impatto dell’intelligenza artificiale e le potenziali strategie di crescita di Reels e Threads.
Secondo il mercato delle opzioni, gli operatori di mercato si aspettano una notevole oscillazione del titolo META dopo i dati, con un possibile movimento implicito del 7,2% in entrambe le direzioni. Le azioni sono salite del 7,4% dopo l’ultima relazione sugli utili di luglio.
Fonte: InvestingPro
Gli analisti prevedono un altro trimestre di forte crescita della linea superiore e inferiore, grazie al miglioramento delle condizioni del mercato pubblicitario digitale. Secondo un sondaggio di InvestingPro, nelle ultime settimane le stime sugli utili sono state riviste al rialzo 23 volte, mentre le revisioni al ribasso sono state solo tre, a testimonianza del crescente interesse per il potenziale di guadagno di Meta.
Meta dovrebbe guadagnare 5,27 dollari per azione, con un balzo del 20,1% rispetto ai 4,39 dollari del periodo precedente. Il fatturato dovrebbe aumentare del 18% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 40,3 miliardi di dollari, grazie alle tendenze favorevoli della pubblicità digitale e agli investimenti strategici nell’intelligenza artificiale.
L’attenzione dell’azienda per l’espansione della sua infrastruttura AI non solo ha migliorato l’efficacia delle sue capacità di targeting pubblicitario, ma ha anche rafforzato il suo ecosistema di prodotti, tra cui Facebook, Instagram, Messenger, Reels, Threads e WhatsApp.
In prospettiva, ritengo che anche la guidance di Meta per il quarto trimestre supererà le stime di consenso, in quanto la società di social media raccoglierà i benefici della sua base di utenti in espansione e delle nuove iniziative di AI.
Fonte: Investing.com
Il titolo META, che il 7 ottobre ha raggiunto un massimo storico di 602,95 dollari, ha chiuso venerdì a 573,25 dollari. Dall’inizio dell’anno le azioni hanno guadagnato quasi il 62%.
Ai livelli attuali, la società con sede a Menlo Park, in California, ha una capitalizzazione di mercato di 1.450 miliardi di dollari, il che la rende la sesta società più grande della borsa statunitense.
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Azioni da vendere: Intel
Al contrario, Intel si appresta a consegnare un rapporto sugli utili deludente quando aggiornerà gli investitori sul suo terzo trimestre dopo la chiusura del mercato giovedì alle 16:00 ET, poiché l’azienda di semiconduttori in difficoltà deve affrontare sfide significative.
Intel sta lottando per riguadagnare terreno nel competitivo settore dei semiconduttori, soprattutto perché continua a perdere quote di mercato a favore di rivali più agili.
In base ai movimenti del mercato delle opzioni, gli operatori si aspettano una forte oscillazione delle azioni INTC in seguito ai risultati, con un possibile movimento implicito del 7,9% in entrambe le direzioni. Le azioni sono crollate del 30% dopo l’ultimo bilancio di Intel in agosto.
Fonte: InvestingPro
Gli analisti sono diventati sempre più ribassisti: tutti i 32 intervistati da InvestingPro hanno rivisto al ribasso le stime sugli utili negli ultimi tre mesi, riflettendo un forte calo della fiducia degli investitori.
Wall Street prevede che Intel registrerà una perdita di 2 centesimi per azione, in netto calo rispetto all’utile di 41 centesimi per azione dello scorso anno. Si prevede che il fatturato scenderà dell’8,2% su base annua a 13,04 miliardi di dollari, a causa della fiacca performance dell’importante settore dei chip, della debolezza delle vendite dei data center e del calo della domanda di PC da parte dei consumatori.
In prospettiva, ritengo che la forward guidance di Intel indicherà un’ulteriore debolezza a breve termine e sono sempre più preoccupato per le prospettive del chipmaker.
Un tempo considerata leader indiscusso nel settore dei processori per computer, negli ultimi anni Intel ha perso costantemente quote di mercato a vantaggio di rivali come AMD, Nvidia (NASDAQ:NVDA) e Taiwan Semi (NYSE:TSM). Inoltre, la sua attività ha risentito del fatto che sempre più aziende di Big Tech, tra cui Apple, Microsoft e Amazon, hanno scelto di sviluppare i propri chip e microprocessori.
Fonte: Investing.com
Il titolo INTC, che il 10 settembre è crollato ai minimi di 14 anni a 18,51 dollari, venerdì ha chiuso a 22,68 dollari. Le azioni sono in calo del 54,8% nel 2024.
Alle valutazioni attuali, il chipmaker di Santa Clara, California, ha un valore di mercato di 97 miliardi di dollari.
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Nota dell’autore: Al momento della scrittura, sono long sull’S&P 500 e sul Nasdaq 100 tramite lo SPDR S&P 500 ETF (SPY) e l’Invesco QQQ Trust ETF (QQQ). Sono long anche sul Technology Select Sector SPDR ETF (NYSE:XLK).
Ribilancio regolarmente il mio portafoglio di singoli titoli ed ETF sulla base di una costante valutazione del rischio sia del contesto macroeconomico che dei risultati finanziari delle società.
Nota: Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente quelle dell’autore e non devono essere considerate come consigli di investimento.
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