Durante gli ultimi tre anni il palladio ha conosciuto un rally strepitoso di oltre il 200%, dovuto soprattutto all'alta domanda dell'industria automobilistica, passando dai circa 495 $ del 2016 ai massimi di quasi 1560 $ di qualche mese fa. Tale è stato l'entusiasmo che molti hanno considerato il palladio un metallo prezioso al pari dell'oro.
Ma, ahimè, oramai i giochi stanno per terminare rovinosamente per i tori del palladio. Infatti si è sviluppata una bolla speculativa tra il 2017 e il 2019 quasi prossima allo scoppio definitivo.
I motivi che mi portano a a pensare che ci sia una bolla sono i seguenti:
1. Se analizziamo il grafico delle quotazioni su base mensile alla luce del modello classico di sviluppo di una bolla speculativa, noteremo come il primo aderisca quasi alla perfezione al secondo. Infatti siamo ormai nel pieno della quarta e ultima fase, lo "scoppio della bolla", nel momento di "paura" precedente alla "capitolazione" finale;
2. Possiamo anche individuare le cause remote della bolla: osservando il grafico dell'ETF Physical Palladium, che riflette i volumi dei consumi mondiali, notiamo un comportamento profondamente divergente tra volumi e prezzi. Infatti la maggior parte dei volumi si concentra nel 2016, anno in cui il prezzo ha sostanzialmente lateralizzato.Invece nel 2017 e nel 2018 il prezzo ha letteralmente preso il volo con un +41% e un +23%, mentre i volumi si sono drasticamente contratti .
Questo fenomeno è indicatore di un mercato scarsamente liquido e manipolato, prerequisito e caratteristica essenziale di una bolla.
La forte illiquidità del mercato del 2017-18 risale proprio al 2016 (la fase di "accumulazione" della bolla), quando furono fatti ingenti acquisti da parte delle società produttrici, soprattutto la russa Norilsk Nickel, per costituire un nocciolo duro di riserve strategiche per far fronte alla domanda di lungo periodo rinata con le batterie per auto elettriche. Ciò fa capire come, di fatto, l'offerta sia stata messa sotto controllo da parte delle società produttrici, così gonfiando i prezzi;
3. Dal punto di vista tecnico possiamo osservare sempre sul grafico a base mensile dell'ultimo anno un chiaro doppio massimo ormai prossimo a rompere la neckline di supporto, in attesa dei volumi ribassisti di rottura. Infatti l'attuale movimento al ribasso corrisponde al momento di "paura" della bolla.
4. Infine, la miccia che porterà alla "capitolazione" è l'andamento macroeconomico mondiale sempre peggiore e prossimo alla recessione. Infatti il palladio, a differenza della credenza di molti, non va considerato come un metalllo prezioso e tale caratteristica non é determinate nella formazione dei prezzi (le applicazioni nella gioielleria non superano il 3%). E' un metallo industriale vero e proprio, come il rame, adottato per oltre il 70 % nell'industria automobilistica (per la fabbricazione di marmitte catalitiche e batterie).
Perciò, data la chiara natura di bene ciclico e le attuali sofferenze dell'industria automobilistica (e dell'intera economia) a livello mondiale, che sono destinate solo a peggiorare, la domanda dei palladio si contrarrà strutturalmente, riflettendosi sui prezzi del tutto ingiustificati.