🧐 L'aggiornamento di ottobre di ProPicks IA è appena uscito! Scopri quali titoli sono entrati nella listaScegli i titoli con l'IA

Banca MPS, nebbia fitta all'orizzonte

Pubblicato 31.01.2013, 14:42
DELL
-
LOG
-

La vicenda della Banca MPS, sulla quale fiumi d’inchiostro si stanno in questi giorni versando, si arricchisce con frequenza di novità sempre più sorprendenti che vanno ad incrementare lo stato di incertezza.

L’ultimo intervento della magistratura però, che a seguito dei nuovi rilievi penali sembra ( il condizionale è più che mai d’obbligo) aver disposto un sequestro conservativo sugli asset dell’Istituto per l’importo di 1.0/1.2 miliardi di euro, è di quelli che non lasciano spazio alle interpretazioni.

Banca MPS viene evidentemente ritenuta responsabile dagli inquirenti degli illeciti in qualità di Soggetto Giuridico e le vicende non vengono più addebitate esclusivamente ai suoi dirigenti.

Si sarebbero consumati gravi reati nella gestione della banca da parte della vecchia dirigenza Mussari; operazioni segrete extra bilancio, copertura di debiti con strumenti derivati ad alto rischio, mazzette, provvigioni occulte riservate agli stessi dirigenti, insomma un vero e proprio ginepraio dal quale districarsi non sarà affatto semplice.

Non lo sarà per più di un motivo, innanzitutto perché c’è la ferma volontà del governo, con l'incomprensibile placet della Banca d’Italia, - la stessa che è stata presa per il naso durante i passati controlli - di foraggiare lautamente l’Istituto al fine di evitare un potenziale e catastrofico effetto domino sul sistema bancario Italiano, con la conseguente rovina di moltissimi correntisti; e perché inoltre, a questa volontà chiaramente politica, ora cominciano a contrapporsi – e non poteva che essere così - seri ostacoli di tipo giudiziario.

Appare si voglia, allo stato attuale, tentare di trattare il caso come se MPS fosse costituita da 2 differenti e ben distinti Istituti: quello della gestione Mussari e quello del dopo Mussari.

Questo è il traballante tentativo politico, effettuato e portato avanti sino ad oggi con assoluta determinazione; ma è evidente, anche per semplice buon senso, che anche solo immaginare una sdoppiatura di MPS fra la "cattiva" vecchia gestione e la "buona" nuova gestione senza che fra le due vi sia una reale, netta e chiara interruzione, sarà con tutta probabilità, semplicemente impossibile, e che l’intervento della magistratura sarà inevitabile.

Se infatti le responsabilità personali possono essere debitamente circoscritte ad alcune persone della dirigenza, così non potrà essere fatto per quelle dell’Azienda che, come soggetto giuridico, non è affatto cambiato.

Come poter sovvenzionare con la stellare cifra di 3.9 miliardi di euro un’Azienda che, come soggetto giuridico, è sotto inchiesta da parte della magistratura per una rilevante serie di appurati illeciti?

Sembra che si stia tentando di andare contro qualsiasi logica, non solo, ma anche contro qualsiasi regola; regola come quella, ad esempio, che fa sottostare il placet di Banca d’Italia alla scrupolosa verifica preventiva dei requisiti minimi di capitalizzazione dell’Istituto.

Difficile comprendere come può MPS essere in grado di soddisfare simili requisiti, dal momento che le necessitano ben circa 8000 miliardi delle vecchie Lire, per potersi reggere in piedi, se non con artifizi interpretativi di comodo.

E cosa succederà , inoltre, se dopo aver ricevuto gli aiuti di stato l’Istituto se li vedesse sequestrare per illeciti commessi o semplicemente a causa di una eventuale class action promossa da parte dei correntisti che si sentissero traditi?

L’Associazione dei Consumatori Adusbef si è già mossa in tal senso presso la Procura di Trani, chiedendole verifiche sulle responsabilità d’operato di Bankitalia, di Consob e, sulla dirigenza di Banca MPS, oltre che sulla Società come soggetto giuridico.

La confusione monta sempre di più e già si comincia a sentir parlare di altri casi bancari che potrebbero accodarsi a quello di MPS.

Il nome di Banca Carige fa ora capolino nella cronaca delle ultime ore, quale ulteriore esempio della pessima commistione fra politica e mondo bancario .

Il Vicepresidente della Banca Genovese infatti, si chiama Alessandro Scajola , fratello del più noto Claudio, obbligato dal PDL, viste le sue disavventure giudiziarie, a non ricandidarsi alle prossime elezioni, e lo stesso presidente della banca, Giovanni Berneschi, è stato nel passato sostenuto proprio da Scajola, anche alla carica di Sindaco di Genova.

Dai bilanci di Banca Carige, che vengono ora passati al vaglio da occhi attenti, emergono preoccupanti similitudini con MPS; a semplice titolo di esempio, si fa notare come il capitale di partecipazione di Carige in Bankitalia venga dichiarato – e valorizzato a bilancio – per la cifra di 860 milioni di euro, quando l’intero patrimonio della banca veniva dichiarato, lo scorso anno, di circa 1.0 miliardo di euro.

Esperti analisti di bilancio rilevano poi come sia anacronistico che vengano dichiarati da Carige accantonamenti rispetto ai prestiti, in percentuale stabile negli anni, al livello dell’anno 2007, quando le sofferenze sono, nello stesso periodo, raddoppiate e gli incagli addirittura triplicati.

Insomma foschia che rischia di divenire sotto attenti controlli, uno spesso nebbione.

Un sistema nel quale i soggetti da controllare – le banche – possiedono le azioni di colui che dovrebbe effettuare i controlli – Banca d’Italia – appare sempre più farraginoso ed insostenibile essendo comprensibilmente permeabile alle manipolazioni da parte dei controllati stessi.


Ultimi commenti

Prossimo articolo in arrivo...
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.