A dicembre entrerà in vigore un blocco petrolifero europeo sulla maggior parte delle importazioni di petrolio dalla Russia.
I leader dell’UE avranno quindi il compito di trovare nuove fonti di petrolio greggio in vista di un inverno gelido e oscuro.
Come detto da Ursula Von Der Leyen, la decisione dei Paesi dell’UE di sanzionare all’infinito la Russia interrompendo le importazioni di greggio entro la fine dell’anno è un tentativo di “far pagare al Cremlino” l’invasione.
In verità, tutto ciò non ha fatto altro che ritorcersi contro l’Europa.
Il “bottino di guerra” del Cremlino si è gonfiato di decine di miliardi di dollari, poiché il blocco petrolifero e del gas hanno fatto decollare i prezzi dell’energia nella stratosfera e ci sono nuovi acquirenti in Asia.
I leader dell’UE stanno facendo uno sforzo sovrumano per sostituire le importazioni di materie prime energetiche russe con altri Paesi ricchi di energia.
In realtà, è parecchio difficile che riescano nel loro intento.
Come dichiarato dalla Abu Dhabi Commercial Bank, gli stati del Golfo, Bahrain, Kuwait, Oman, Qatar, Arabia Saudita, e gli Emirati Arabi non saranno in grado di aumentare la produzione per sostituire il petrolio russo in Europa.
Infatti, i tagli di produzione dell’OPEC+ potrebbero infliggere ulteriore dolore ai consumatori Europei.
E ora arriva il bello.
Alla domanda dove si rifornirà l’Europa quest’inverno dopo il blocco petrolifero, la Commercial Bank ha così detto:
“I prezzi del petrolio sono così alti proprio perché a questa domanda nessuno sa rispondere”
leader dell’UE troveranno difficile procurarsi greggio in tutto il mondo perché la produzione non può essere aumentata rapidamente.
Anche l’amministratore delegato di RBC Capital Markets ha avvertito del dramma in arrivo dichiarando:
“Penso che stiamo affrontando la peggiore crisi energetica degli ultimi decenni”.
La sicurezza energetica dell’Europa è messa a repentaglio mentre l’inverno si avvicina.
Il problema della capacità globale limitata e dei costi energetici più elevati manderà l’Europa in crisi, non ci sono dubbi.
Questo inverno ci sono concreti rischi di blackout in tutta Europa a causa della diminuzione delle forniture dalla Russia e dell’impossibilità di aumentare le importazioni in tempi brevi.
Siamo agli albori di un nuovo super ciclo del petrolio e nei prossimi anni vedremo l’oro nero raggiungere numeri che ora sembrano fantascienza.