Rassegna giornaliera sul mercato forex, 5 marzo 2020
Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management.
Il dollaro USA ha subito un brusco selloff giovedì, scendendo al minimo da settembre 2019 contro lo yen. Il biglietto verde ha ripreso a salire anche contro euro e sterlina con il cambio EUR/USD vicino al livello di 1,12. È stata una settimana dura per il biglietto verde in quanto l’indice del dollaro è sceso più del 3% dal massimo di febbraio. Gran parte del calo è da attribuire alla speculazione su un taglio dei tassi della Federal Reserve, che poi effettivamente martedì ha preso questa decisione. Nonostante il mercato si aspetti un interiore intervento per aprile, alcuni investitori si attaccano alla speranza che il report NFP di venerdì possa salvare il dollaro.
Solitamente il report sull’occupazione non agricola è un report che muove i mercati e che può far cambiare facilmente le previsioni su una valuta, tuttavia, in questo caso è poco probabile. Gli economisti prevedono un rallentamento della crescita occupazionale e degli stipendi. Alla luce dell’attuale attitudine dei mercati verso il dollaro ed il selloff di 1.000 punti degli indici azionari, un report più debole dovrebbe avere un maggiore impatto sul biglietto verde rispetto ad un report positivo.
Gli investitori vedranno dei dati deboli come una giustificazione ad un ulteriore allentamento dalla Federal Reserve. Dati più forti invece saranno poco considerati, in quanto non rifletterebbero il vero impatto del coronavirus. Sebbene molti indicatori siano a favore di dati positivi (come mostriamo di seguito), un eventuale rally iniziale derivante da dati positivi potrebbe esaurirsi velocemente. Il cambio USD/JPY è sceso sotto 106,50 e potrebbe toccare 105 se i dati NFP dovessero essere deludenti.
Ci aspettiamo che la Banca Centrale Europea annunci un allentamento, il che stroncherebbe il rally dell’euro, ma per il momento, visto che non è arrivato alcun annuncio, se il report NFP sarà deludente, il livello di 1,1300 potrebbe essere la prossimo fermata per il cambio EUR/USD.
Argomenti a favore di un report positivo
1. La componente sull’occupazione dell’indice non manifatturiero dell’ISM sale a 55,6 da 53,1
2. Challenger riporta -26,3% dei licenziamenti
3. L’indice sulla fiducia dei consumatori del Conference Board sale a 130,7 da 130,4
4. L'indice sul sentimento dei consumatori dell’Università del Michigan sale a 101 da 99,8
5. La componente sull’occupazione dell’indice manifatturiero sale a 46,9 da 46,6
Argomenti a favore di un report negativo
1. L’ADP riporta un aumento di 183.000 unità dell’occupazione privata dalle 209.000 precedenti
2. La media mobile su 4 settimane sale lievemente da 212.000 a 213.000
3. Le richieste di disoccupazione continua salgono a 1,729 milioni a 1,701 milioni
Il cambio USD/CAD potrebbe inoltre segnare il massimo di otto mesi se i dati sull’occupazione canadese dovessero deludere le aspettative. Nel corso del 2019, il mercato del lavoro canadese è andato alla grande. Anche l’ultimo report è stato positivo, con più di 34.000 posti di lavoro aggiunti nel mese di febbraio. Tuttavia, la Banca del Canada ha ritenuto necessario abbassare i tassi di interesse di 50 punti base questa settimana, con il Governatore della BoC Poloz che ha aggiunto che i tagli dei tassi possono incoraggiare la fiducia dei consumatori. Considerata la forza generale dei recenti dati canadesi, non possiamo fare a meno di chiederci se la decisione di allentare in modo aggressivo non sia stata motivata dalla debolezza dei prossimi dati che saranno rivelati dal report sull’occupazione e sull’indice PMI IVEY di venerdì.